loading

Il 2 agosto del 1921 l'addio al grande tenore Enrico Caruso

Il 2 agosto del 1921 moriva a Napoli Enrico Caruso, considerato il tenore per eccellenza e uno dei migliori di tutti i tempi.

Nato e cresciuto in un periodo storico lontano dal nostro, Caruso non ebbe in realtà vita semplice, né una carriera in discesa. La passione per il canto iniziò infatti sin da quando Enrico era piccolo e caso vuole che venisse notato da qualcuno che lo ascoltò cantare a un funerale e si offrì di dargli lezioni in cambio del 25% dei suoi compensi.

L’esordio arriva nel 1894 ne L'amico Francesco di Domenico Morelli, dopo la chiamata alle armi che riuscì fortunatamente a evitare.

La vita di Caruso resta piena di miti, leggende e amori travagliati, come quello per il soprano Ada Botti Giachetti che, dopo avergli dato due figli, è fuggita con il loro autista. Ma a segnare un nome diventato leggenda sono i successi e le tournée mondiali, che lo hanno portato a Londra, Lisbona, Montecarlo, a La Scala di Milano e persino a New York, dove collaborò col Teatro Metropolitan entrando ufficialmente nell’Olimpo dei divi dell’epoca.

Pensate che Caruso fu il primo cantante ad incidere dischi e il primo artista nella storia a vendere più di un milione di dischi con l'aria Vesti la giubba dall'opera Pagliacci, incisa negli Stati Uniti nel 1904 e 1907.