The Killers a Rock in Roma iniziano con il botto! Brandon Flowers, tra una esplosione di coriandoli apre con The Man il concerto della band americana. Il pubblico inizia una avventura di due ore piene con una scaletta da cardiopalmo. Rock in Roma sa essere veramente magica e questa è la serata giusta. La band, attesa da un quinquennio nel nostro paese, è stata accolta con un enorme abbraccio, lo stesso Brandon ha ricordato “sono passati troppi anni”, cinque lunghissimi anni che non hanno comunque toccato minimamente il grande calore e amore del pubblico italiano, e non solo, presente nell’arena.

L’energia è positiva, una grandissima performance di tutta la band guidata da una 37enne dal grandissimo talento. Un performer unico capace di tenere uno stadio in un palmo. Con un look glitterato ed occhiali da sole, da vero entertainer di Las Vegas, città natale della band, Brandon Flowerz ci ricorda cosa vuol dire essere front man, cosa significa fare spettacolo e farlo alla grande.

La musica dei Killers è da sempre stata considerata originale ed autentica, una band fuori dagli schemi, dotata di grande. Le chitarre di Dave Keunning, le batteria di Ronnie Vannici Jr. (che saluta l’Italia gridando un  “My People” a fine concerto), la voce dirompente e straziante del loro leader ci fanno volare da The Man a Somebody Told Me, Spacemen fino ad arrivare alla popolarissima Human, dove l’enorme ledwall propone un messaggio testuale “are we human?” ed è li che forse anche i The Killers hanno inteso lanciare un messaggio subliminale, una suggestione al loro pubblico. Non sono i primi ne saranno gli ultimi artisti che lo fanno, grazie al cielo.

Un concerto tutto d’un fiato senza soste e con molti bellissimi passaggi tra i quali una menzione speciale per “A dasty Fairy Tale, che colpisce per l’interpretazione dolcissima della voce.

The Killer La scaletta della serata, concerto a Rock in Roma

The Man
Somebody Told Me
Spaceman
The Way It Was
Shot at the Nigh
Run for Cover
Smile Like You Mean It
For Reasons Unknown
Human
Tyson vs. Douglas
A Dustland Fairytale
Runaways
Read My Mind
All These Things That I’ve Don
The Calling
Believe Me Natalie
When You Were Young
Mr. Brightside