Rino Gaetano moriva il 2 giugno del 1981
Il 2 giugno del 1981 moriva – ad appena 31 anni – Rino Gaetano, cantautore italiano diventato (e rimasto) celebre per la propria penna ironica e polemica, che non le mandava di certo a dire pur riuscendo a divertire gli ascoltatori. Un talento unico, iniziato tra le corde del basso e il teatro (frequentava spesso il Folkstudio di Roma), dove subito si mise in mostra per la propria voglia di andare controcorrente, di cantare in modo scanzonato ma impegnato nello stesso tempo, senza tuttavia mai schierarsi politicamente.
Il ‘successo’ arriva infatti solo nel 1975, con il 45 giri Ma il cielo è sempre più blu, un brano con “immagini tristi o inutili, ma mai liete”, per “sottolineare che al giorno d'oggi di cose allegre ce ne sono poche”.
L’originalità attualissima di Rino appare anche nei suoi lavori successivi – Mio fratello è figlio unico e Aida, secondo e terzo album – e poi Sanremo nel 1978 con Gianna, che per la prima volta porta all’Ariston la parola Sesso. Gli ultimi lavori faranno meno clamore e, nel 1981, un incidente stradale strapperà via il genio e gli spunti di Rino, indiscusso Re di un cantautorato imitato ma mai eguagliato.
“Sento che, in futuro, le mie canzoni saranno cantate dalle prossime generazioni! – dichiarò una volta – Che, grazie alla comunicazione di massa, capiranno che cosa voglio dire questa sera! Capiranno e apriranno gli occhi, anziché averli pieni di sale!”.