Settembre arriva al Festival di Sanremo, nella categoria Nuove Proposte, con il brano ‘Vertebre’. La nostra intervista.

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«Sono molto carico, gasato e felice»: Settembre definisce con queste parole la sua settimana pre-sanremese. Al 75esimo Festival di Sanremo, il giovane cantautore sarà infatti in gara nella categoria Nuove Proposte con il brano Vertebre (Isola degli Artisti / distribuzione Ada Music). Scritta da Andrea Settembre, con Manuel Finotti e Laura Di Lenola, la canzone è prodotta da Gorbaciof e BNJMN con la direzione artistica di Carlo Avarello. Vertebre – bene sottolinearlo – ha già raggiunto il record di oltre 6 milioni di stream su Spotify e si è imposto come il brano più ascoltato e condiviso tra quelli dei giovani di questa edizione.

«Sono un caso da studiare. – commenta Settembre – In maniera tossica, non mi accontento mai perché voglio migliorarmi sempre più. Sono grato dell’amore verso Vertebre, ma c’è sempre da fare. Spero di salire su quel palco e trovare anche lì tutto l’amore che sto ricevendo. Voglio darmi una pacca sulla spalla e dirmi Bravo».

Settembre a Sanremo con Vertebre

Del resto, fino a qualche mese fa il sogno di Sanremo sembrava impossibile. «Non ci avrei mai pensato. – dice – Prima di Sanremo Giovani, era fine estate, parlavo con mio fratello e dissi Chissà, magari tra due o tre anni se continuo a lavorare, ma lo vedo lontano. Lui mi guardò negli occhi e mi disse Fidati, tu ci vai. Il talento viene sempre premiato. Io mi impegno molto e ora sono qui: non lo avrai mai detto».

Vertebre, nello specifico, arriva dopo un periodo di grande sperimentazione. «Mi piace molto sperimentare e provare a cose nuove. – ci spiega Settembre – Mi sento rappresentato da Vertebre e sono in studio perché sto ultimando le ultime cose che presto sentirete. Con Manuel Finotti ci siamo messi a sperimentare su tante cose. Ho scelto come filo conduttore del progetto la mia voce, la mia narrativa. Ho notato che le cose sono diverse, ma si capisce che sono figlie di uno stesso padre». Nel brano non poteva mancare ovviamente il napoletano (per «territorialità», ma anche perché «alcuni concetti mi escono in napoletano e li tengo così»).

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In particolare, chiediamo a Settembre a chi appartengono le voci che – a un certo punto – si sentono nel brano. «Sono i miei amici! – ci risponde – In particolare la mia migliore amica Anna, la risata di Martina e conversazioni con amici durante un viaggio estivo a Tenerife. È stato un momento meraviglioso, ci siamo divertiti tantissimo. Avevo questi video e li volevo aggiungere in rappresentanza della mia generazione».

E Sanremo? «Sarò soddisfatto se sarò fiero di me e se avrò fatto un bel lavoro. – conclude – Se mi sarò emozionato e avrò emozionato. C’è anche un 15% di precisione vocale, ci teniamo tutti. Se sarò fiero di me, allora vuol dire che avrò fatto un buon lavoro».

Foto di Alessandro Rabboni