Maria Tomba ci racconta il suo Sanremo 2025: sarà in gara nelle Nuove Proposte con il brano ‘Goodbye (voglio good vibes)’.
Si intitola Goodbye (voglio good vibes) (L’Isola Degli Artisti / ADA Music Italy) il brano che Maria Tomba porterà al Festival di Sanremo, in gara nella categoria Nuove Proposte. La canzone invita a dire addio alle cattive vibrazioni che ci fanno perdere il contatto con noi stessi senza però rinunciare a vivere pienamente l’esperienza umana in tutte le sue sfaccettature. Il brano si distingue per le sue sonorità contemporanee e per un testo che celebra l’indipendenza, riflettendo il carattere frizzante di Maria. «Sono giornate di fuoco molto intense, fatte di prove. – ci dice subito Maria – Voglio mettere a posto alcune incertezze vocali e poi c’è l’alimentazione corretta. Per il resto, psicologicamente mi sto concentrando sul godermi Sanremo senza troppe aspettative. Voglio emozionarmi, è un palco prestigioso. È un onore, un sogno».
Il viaggio di Maria Tomba fino al palco dell’Ariston è stato del resto lungo. «Sono partita da Area Sanremo. – ci racconta – Hanno fatto le selezioni a fine novembre. Eravamo più di 300, ma sono rimasta amica con molti artisti conosciuti a Sanremo. Poi siamo rimasti in 24, poi in 10 e poi in 2. Ai 10 ho detto Sono contenta così. Eravamo talmente tanti! Mi son detta Ma sì, ti pare che prendano me?. Quando mi hanno chiamata tra i due ho sclerato. Deve esserci in giro qualche caption e qualche meme, perché non capivo niente, tremavo come una foglia. Comunque essere è già un vittoria: siamo solo in quattro».
Maria Tomba a Sanremo con Goodbye (voglio good vibes)
E poi Goodbye (voglio good vibes) è un brano che rappresenta Maria Tomba al 100%. «È molto importante portare me stessa in questo brano. – dice infatti l’artista – Ha una forte carica auto-ironica, ma nello stesso tempo vuole esprimere il messaggio di andare oltre le apparenze, allontanare le voci negative che ci sviano da quella che è la nostra voce interiore. Non bisogna farsi snaturare. Ci sta ascoltare i consigli, ma sei tu che devi decidere e fare i conti con te stessa». Ma quali sono, per Maria Tomba, le bad vibes da cui stare lontani?
«Quelli che cercano di metterti in piedi in testa o cercano di dirti cosa fare in maniera pressante. – ci risponde – Tutto ciò che è tossico. Avevo amici che mi stavano molto addosso, ma io sono fatta così. Quando faccio una battuta mi dicono Mi fai soffrire. Ma se ti dà fastidio qualcosa, chiediti perché ti dà fastidio! Dopo un po’ devi avere amor proprio e rispettarti».
In fondo, da questo Sanremo, tutto ciò che Maria Tomba si aspetta è di tornare a casa soddisfatta. «Succederà – ci spiega – se porto me stessa al 100% e se darò il massimo. Voglio emozionarmi, emozionare e far divertire, perché è la cifra stilistica della canzone. Poi spero nell’imprevedibilità e che arrivi il messaggio in qualche modo. L’autenticità e la sincerità artistica mi interessano di più, già essere arrivati qui è un grande traguardo».
Autenticità e libertà artistica
L’autenticità non è, del resto, la caratteristica principale di Maria Tomba? «Sono stata libera quando ho scelto e ho capito che volevo fare questo nella mia vita. – commenta in proposito – Studiavo ingegneria al Politecnico di Milano. Ero convinta di voler fare la neuro-scienziata. Mi chiedevo come si facesse ad approcciarsi a realtà grandi e seguivo molto la scia dell’università. All’inizio ho sofferto molto, il mio istinto mi diceva di fare tutt’altro. Il mio cuore andava verso la musica e l’arte. Poi ho preso coraggio, ho rinunciato agli studi e mi sono buttata. Ho lavorato per arrivarci, però».
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La musica resta comunque «una valvola di sfogo»: «Mi ha sempre permesso – aggiunge – di esprimere sentimenti. Anche la rabbia che non va repressa, va sfogata incanalandola nelle giuste cose. La musica mi ha permesso anche questo, ne sono convinta. Mi ha fatto sfogare anche quel lato. Sono molto legata a quanto diceva Michela Murgia: bisogna disobbedire».
Infine, chiediamo a Maria Tomba se anche al Festival sarà in pigiama. «Certo! – replica – Ma giocherò con i tessuti perché siamo al Festival. Sarò comunque sempre fedele a Maria Tomba. Ho sempre detto che la sicurezza in noi stessi, l’autostima viene da dentro a prescindere da come ti vesti. Io faccio la spesa con le felpe di Garfield».