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Ha lasciato tutti senza parole l'esibizione di Ezio Bosso a Sanremo. Il compositore e pianista ha catturato l'attenzione di milioni di telespettatori ed ora anche chi non lo conosceva ha potuto apprezzare, oltre alle sue grandi doti artistiche, anche il coraggio, l'ironia e la forza di un uomo che non si è lasciato vincere dalla malattia, ma che ha fatto della sua disabilità un motivo in più per andare avanti e spingersi oltre le difficoltà.

'PROCEDETE AL SUO ARRESTO':  CONTRO L'ESIBIZIONE A SANREMO…

Ezio Bosso a Sanremo ha presentato ‘Following a bird', un brano del suo ultimo album ‘The 12th Room' ed è riuscito, pur senza parlarne, a catalizzare l'attenzione sulla Sla, malattia da cui soffre da anni.

 

E' certo che per Ezio Bosso il palco di Sanremo è stato una vetrina di grandi proporzioni, non tanto per la sua carriera che di certo non ne aveva bisogno, ma soprattutto per la sua immagine di persona che lotta e che non si arrende alla malattia. Nei giorni successivi all'esibizione di Ezio Bosso a Sanremo sui social si è scatenata una ‘lotta all'ultimo hashtag'.

E' stato un effetto-cascata che quasi non ha precedenti. Questo grande uomo, prima ancora che artista, ha dimostrato che l'empatia con il pubblico è il primo ingrediente per il successo e come risultato, nei giorni immediatamente successivi alla sua apparizione sanremese, anche il suo album è schizzato al quinto posto nelle classifiche davanti a nomi del calibro di Adele, Marco Mengoni  e Modà. E, per chi crede che Ezio Bosso sia solo un pianista classico, forse faremmo bene a ricordare che a Sanremo non è proprio un novellino. Nel 1992 infatti Ezio Bosso era bassista degli Statuto, gruppo con cui presentò, nella sezione nuove proposte, la canzone ‘Abbiamo vinto il Festival di Sanremo' che conquistò pubblico e critica.