Nel cast della XII edizione di Meraviglioso Modugno Show c’è anche gIANMARIA, che salirà sul palco di Polignano a Mare (BA) il 3 settembre per celebrare, insieme ai suoi colleghi, l’opera del grande Domenico Modugno. Come cover, gIANMARIA ha scelto Dio, come ti amo che trionfò al Festival di Sanremo 1966 cantata, in doppia esecuzione, da Domenico Modugno (che ne era anche l’autore) e Gigliola Cinquetti.
«La cosa che mi spaventava di più nell’approcciarmi a Modugno era non conoscere bene il suo repertorio. – ci dice gIANMARIA – È stata quindi una doppia sfida. Me lo sono studiato. L’ho sempre considerato un gigante, ma non ho mai ascoltato i pezzi minori. È stato bello, ho trovato un pezzo che mi piace molto. Modugno mi sembra un precursore di tantissime cose». E, sulla scelta della cover, il cantautore aggiunge: «Ero a casa in vacanza a Vicenza e ho cominciato a suonarmela con la chitarra. L’ho imparata, l’ho sentita mia e mi ci rivedo parecchio. Anche in Volare e in tutte le altre sue canzoni, Modugno inserisce queste immagini del cielo, del mare, delle nuvole. Ti porta da un’altra parte con la testa, ti chiede uno sforzo di trasporto. Spero di riuscire a farlo anche io».
gIANMARIA: Meraviglioso Modugno Show e il tour
Durante Meraviglioso Modugno Show – che andrà in onda su Rai1 venerdì 8 settembre in seconda serata – gIANMARIA canterà anche due suoi brani: Mostro e La città che odi. «Sono due brani che mi hanno regalato grandi soddisfazioni – dice – ma li ho scritti prima di sapere cosa sarebbero diventati. La città che odi rappresenta un momento molto felice dell’anno scorso. Sono riuscito a essere indipendente a livello affettivo. Mostro parla di un’altra cosa non positiva, ma c’è un lieto fine: ho lasciato indietro aspetti importanti della mia vita. Mi chiedo quindi se sono stato un mostro, non è stato così. Sono nate in quel periodo, a giugno dell’anno scorso, e rappresentano due momenti staccati dopo X Factor».
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Dopo la scrittura, i brani vengono tuttavia pubblicati e regalati al pubblico. «È uno dei momenti più belli – commenta gIANMARIA – quando i brani non sono più miei e diventano di tutti. Scopro che tante persone hanno affrontato la stessa cosa. Son contento di rappresentare qualcuno». Nel frattempo, l’artista è impegnato nel tour: una vera e propria liberazione artistica per gIANMARIA. «È necessario fare un tour per scrivere bene. – commenta infatti – Dopo il tour dell’anno scorso ho capito che il disco di quest’anno, Mostro, sarebbe stato fatto appositamente per il live. Infatti mi sto divertendo tantissimo e sono triste che il tour finisca tra tre date. È sicuramente la mia parte preferita del lavoro che faccio e mi serve nel processo creativo. Sono a contatto diretto con le persone che mi ascoltano».
«Il palco – chiosa il cantautore – mi regala libertà. Quando salgo sul palco penso di essere nel posto giusto e sto veramente bene».