Bouchra, dal web a Blanc ou Noir e Yallah: ecco la nostra intervista
Si chiama Bouchra, è di nazionalità marocchina, ma è cresciuta in Italia, a Livorno per la precisione. Vi potrebbe essere capitato di vederla in tv (è stata recentemente ospite di Porta a Porta) o di sentire in radio il pop francese di Blanc ou Noir, il brano lanciato il 13 gennaio e il cui video ha registrato oltre un milione di views.
In questi giorni, invece, in radio risuona Yallah, il nuovo singolo di cui Bouchra ha firmato per la prima volta il testo (in inglese, con l’inciso in lingua araba): insomma, la giovane e bella artista sta percorrendo la sua strada, distaccandosi piano piano dal mondo del web, che le ha permesso di muovere i primi passi.
Bouchra, difatti, sin da piccola ha manifestato una grande passione per la musica: dopo un primo periodo passato a registrare e pubblicare cover che le hanno permesso di crearsi una sua dimensione sul web e una solida fanbase, la vera svolta è arrivata grazie all’incontro con Francesco De Benedittis, autore e produttore italiano, che ha scritto appositamente per lei, insieme ad Antonio Toni, il brano in lingua francese Blanc ou Noir.
Con Yallah, Bouchra cambia invece registro: la musica e la produzione del brano sono di Emiliano Cecere, compositore e arrangiatore livornese (che ha già lavorato con Amoroso, Annalisa, Renga, Raf e Patty Pravo).
“La canzone parla di una ragazza che scopre una forza interiore che non sapeva di avere. – racconta Bouchra – Da qui la decisione di poter vivere indipendente, cercando la propria strada, insieme alle persone che vogliono seguirla. Yallah, in lingua araba, significa infatti andiamo. Il messaggio è per incitare le persone ad andare avanti senza fermarsi mai, superando le insidie della vita".