Mercoledì 13 giugno alle 21, dopo il successo della prima data al MAXXI, arriva il secondo appuntamento di Just Music Festival che, nell’ambito della stagione estiva dell’Opera di Roma e nella splendida cornice delle antiche Terme di Caracalla, vede protagonista una delle artiste più iconiche e magnetiche della musica contemporanea: Björk.

Sarà, naturalmente, un evento visivamente spettacolare e fantasioso, come quelli a cui l’artista islandese ci ha abituato da tempo, pensato soprattutto per le straordinarie musiche composte per il recente album “Utopia”, dolce ed ottimistico (come lo ha definito la stessa  Björk). Un punto di ripartenza dopo le asprezze del precedente “Vulnicura”, nato dalle  dolorose riflessioni seguite alla separazione dall’artista Matthew Barney.

Pochi, come d’abitudine e per scelta artistica, i riferimenti alle grandi hit del passato escludendo alcuni brani famosi della sua carriera solista come “The Anchor Song”, “Isobel”o “Human Behaviour”. Ulteriore conferma di un’artista sempre fedele a un’idea di ricerca estremamente personale che non ha mai reciso il legame con la propria terra d’origine diventando l’icona più nota del suo paese.

Fin dagli inizi Björk ha coniato uno stile immediatamente riconoscibile e al tempo stesso eclettico, coniugando generi tra loro diversi come la musica elettronica, il rock, il jazz e la musica classica, mescolando in maniera mirabile pop e avanguardia. La sua immagine continuamente mutevole si è espressa non solo in dischi ormai classici ma anche in videoclip discussi e originali, oltre che in affascinanti live dal forte impatto sensoriale. Ogni suo concerto è infatti un’esperienza che va oltre la pura esibizione dal vivo, e in questo senso un luogo magico come le Terme di Caracalla (location dell’unica data italiana del tour) rappresenta la cornice ideale per una personalità tanto carismatica e sempre pronta a sperimentare.

Dopo il concerto, ci sarà un aftershow d’eccezione in una secret location che vedrà in consolle il duo Dumfound, progetto che arricchisce la tech-house delle dimensioni armoniche e compositive della musica “alta”, e l’attesissima nuova stella del dancefloor William Djoko, esponente di spicco della nuova scena olandese.

Tonino Merolli