Dalle sigle storiche dei cartoni animati in versione duetto alle rarità, dall’inedito di Natale al rapporto con il pubblico: Cristina D’Avena racconta ‘40 – Il sogno continua’.

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Parlare di sigle dei cartoni animati in Italia è parlare di Cristina D’Avena, la cui voce accompagna da generazioni il pubblico del piccolo schermo. Per festeggiare i suoi primi quarant’anni discografici, l’artista pubblica con Warner Music Italy un corposo cofanetto dal titolo 40 – Il sogno continua’ disponibile dal 25 novembre. Due le versioni – Standard e Deluxe Edition, con ben cento tracce – e dal 9 dicembre verrà rilasciata anche un’edizione limitata e numerata su vinile color cristallo.

La tracklist regala nove duetti inediti con artisti di più generazioni del panorama musicale italiano, da Orietta Berti a Myss Keta e l’inedito L’altro Natale scritto da Niccolò Agliardi e Bungaro. “Quando quest’anno con Warner abbiamo avuto l’idea di un progetto per i miei quarant’anni di carriera, abbiamo cominciato a pensare alle tantissime sigle uscite”, afferma D’Avena. “È stato un lavoro difficile proprio per la cernita, perché si trattava di scegliere brani che dovevano andare bene al pubblico. E, in questo senso, abbiamo fatto davvero un lavoro incredibile”.

“In ’40 – Il sogno continua’ ci sono decenni della mia musica, addirittura ci sono rarità e canzoni mai pubblicate, brani che io stessa neanche ricordavo di aver registrato”, ricorda Cristina D’Avena. E aggiunge: “È iniziato tutto quando mi sono presentata all’Antoniano, e pensare che dovevo cantare solo la sigla di Pinocchio”.

Cristina D'Avena
Cover album da Ufficio Stampa Warner Music Italy

Il racconto di tutti i duetti inediti

In occasione della conferenza stampa al Museum of Dreamers di Milano, l’artista ha raccontato più di un aneddoto relativo agli incontri in studio con i vari partner dei duetti. “Orietta Berti è stata straordinaria”, esordisce D’Avena. “Quando mi sono avvicinata a lei per proporle di collaborare con me, mi ha fatto capire neanche troppo velatamente che le sarebbe piaciuto fare Il valzer del moscerino. È stata fantastica: è arrivata in sala di registrazione con un sacco di peperoncini per schiarirsi la voce!”.

“Poi c’è il duetto con Cristiano Malgioglio, con lui canto Calimero e, beh, all’inizio quando gliel’ho sottoposto, non era del tutto d’accordo”, continua Cristina che si lascia andare a un’imitazione spassosissima del cantautore. “Dopo aver ascoltato il brano, mi ha detto che l’avrebbe fatto ma voleva un ritmo più latinoamericano con cassa in quattro. L’abbiamo arrangiata come chiedeva e, alla fine, è venuta una bomba”.

“Presente anche la grande Lorella Cuccarini che, secondo me, nella scelta si è fatta consigliare dalle figlie”, prosegue. “Duettiamo in Magica Doremì, un pezzo che è abbastanza dance. Lorella è una persona simpaticissima, ci conosciamo da anni ma nel tempo ci eravamo un po’ perse quindi ritrovarsi in studio è stato un bel déjà-vu. E poi c’è anche Elettra Lamborghini, che ha cantato con me Mew Mew Amiche Vincenti. Lei conosceva già a memoria la canzone ed è stata straordinaria. Ci siamo conosciute in tv qualche anno fa e le avevo ventilato l’idea, così quando l’ho chiamata ha accettato subito!”.

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Che dire, poi, di Myss Keta? “La collaborazione con Myss Keta è partita da una sua dichiarazione”, spiega Cristina D’Avena. “Ricordo di aver letto una sua intervista in cui diceva che le sarebbe piaciuto cantare con me. L’ho chiamata e le ho proposto l’idea di duettare su una mia sigla; a quel punto, le ho mandato una rosa di brani tra cui scegliere e quando mi ha richiamato mi ha detto che aveva una certa idea su Hamtaro… mi ha mandato il pezzo fatto da lei e devo dire che ha fatto una versione un sexy del criceto. È stata sempre lei stessa ma con molto rispetto anche del personaggio. Ha fatto una canzone pazzesca, che potrebbe scatenare reazioni diverse”.

Cristina D'Avena
Foto da Ufficio Stampa Warner Music Italy

Infine, una tripletta di giovani artisti. “Albe ha cantato Tazmania, è stato bravissimo con dei controcanti nuovi bellissimi”, dice la cantante. “Poi c’è Alfa, anche lui super bravo nella sigla dei Pokémon e poi il rapper Jr Stit. Lui è davvero giovanissimo ed è stato bravissimo. Conosceva già molto bene la canzone e lavorarci è stato un po’ un sogno per lui. Ha fatto un arrangiamento molto attuale, in linea con la musica di oggi”.

“In generale, ho voluto incrociare i miei anni con gli anni della nuova generazione”, commenta D’Avena. “Secondo me la musica non invecchia mai. Per questo ascoltiamo brani che hanno anche sessant’anni. Dipende tutto da come li proponi e li canti, da come li riarrangi in una veste nuova.

Il brano inedito L’altro Natale

Tra le chicche di ’40 – Il sogno continua’ è impossibile non citare L’altro Natale, inedito delle feste scritto per Cristina da Niccolò Agliardi e Bungaro. Così lo introduce l’artista: “Ho cantato pochi inediti nella mia vita nonostante molti me li chiedano… in questo album, però, ce n’è stata l’occasione grazie a Niccolò Agliardi con cui avevo parlato di un’idea. Canto un brano particolare, dedicato al Natale delle persone silenziose, quelle che non si vedono ma ci sono. Nella canzone mi rivolgo a un ragazzo sensibile, ma è come se mi rivolgessi a me stessa. A lui dico di non dimenticarsi di guardare quello che succede attorno a noi, perché è vero che i silenziosi non gridano ma noi li dobbiamo ascoltare”.

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“Se mi piacerebbe fare un disco di inediti? Certo che sì, e in futuro ci starebbe anche”, spiega Cristina D’Avena. “Ma non sono né una persona presuntuosa né una che si butta a fare cose particolari senza essere pronta. E io credo che il pubblico abbia bisogno di ascoltarmi ancora un po’ per abituarsi a sentire una Cristina che canta anche altro. Io sono super credibile se canto le mie sigle dei cartoni, con queste sono nata e sono il mio mondo quindi non potrei mai alzarmi domani mattina e diventare una cantante pop abbandonando quello che ho. Certo mi piace anche far sentire una Cristina diversa quindi nulla mi vieta di cantare anche qualcos’altro, chissà fra qualche album…

“Il mio rapporto coi fan? È meraviglioso, con loro mi diverto e coi social si riescono a mantenere i contatti”, commenta ancora. “E spesso sono i primi consiglieri, i loro commenti per noi artisti sono importanti”.

Infine, un messaggio che ha il sapore di una lezione imparata lungo una vita intera. “Secondo me dentro, rimaniamo un po’ piccoli ed è una cosa che consiglio a tutti”, afferma Cristina D’Avena. “Il nostro essere bimbo non vuol dire che siamo immaturi anzi vuol dire che siamo grandi. E il fatto che quel bimbo ogni tanto venga fuori è bello. Per questo dico: fate cantare e parlare la vostra parte più intima, la vostra infanzia perché, credetemi, fa proprio bene”.

Foto da Ufficio Stampa Warner Music Italy