È consultabile online Leonardo//thek@, la nuova piattaforma digitale per scoprire il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.

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Il Museo Galileo di Firenze con la Commissione Vinciana, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana hanno presentato il progetto Leonardo//thek@. È online, infatti, la nuova piattaforma digitale raggiungibile a questo link che permette agli utenti di esplorare il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Si tratta della più ricca raccolta di carte del genio vinciano, nata su iniziativa dello scultore Pompeo Leoni nel XVI secolo.

Allora, infatti, l’artista decise di assemblare in due grandi album manoscritti autografi precedentemente smembrati e fogli sciolti di Leonardo. Da una parte il Codice Atlantico, conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano con carte e frammenti dai contenuti prevalentemente tecnico e scientifico. Dall’altra, la raccolta presso la Royal Library di Windsor, con documenti a carattere figurativo. Nel complesso, il prezioso Codice comprende un corpus di oltre 1100 fogli dalla sequenza caotica, tra annotazioni originarie e successive annotazioni sovrapposte.

Leonardo//thek@
Foto PsComunicazione

Per questo, la sua consultazione – e gli studiosi lo sanno bene – è assai difficoltosa. O meglio, lo è stata fino a oggi. Proprio per agevolare la conoscenza e l’esplorazione di queste antiche carte nasce la piattaforma Leonardo//thek@, messa a punto dal Laboratorio Multimediale del Museo Galileo. Questa biblioteca digitale di nuova generazione sarà, poi, estesa all’intero corpus dei manoscritti vinciani.

Come utilizzare Leonardo//thek@

Leonardo//thek@ rende agevole la consultazione grazie alla visualizzazione ad alta definizione, alla descrizione dei documenti, alla trascrizione e alle interpretazioni di generazioni di studiosi. Inoltre, permette di raggiungere gli altri manoscritti leonardeschi con tema analogo e di individuare le fonti utilizzate dal genio. L’interfaccia, poi, semplifica la navigazione grazie a diverse modalità di interrogazione e alla possibilità di ordinare i contenuti testuali e grafici secondo i criteri più congeniali.

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E ancora, grazie alla collaborazione col Royal Collection Trust, si sta lavorando anche per inserire nella Leonardo//thek@ le riproduzioni digitali dei fogli conservati nella Royal Library di Windsor. Presto, quindi, si potrà ricostruire virtualmente lo stato dei manoscritti di Leonardo prima dello sciagurato intervento di Pompeo Leoni. Infine, sulla piattaforma è prevista l’integrazione di un archivio con le immagini digitali (acquisite da Haltadefinizione) dell’intero Codice Atlantico. Questo permetterà, per esempio, di raccogliere i dettagli sulle filigrane e sulla struttura delle carte. Un secondo archivio consentirà di visualizzare le oltre 6000 lastre fotografiche realizzate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento in vista della realizzazione dei primi facsimili a stampa dei manoscritti di Leonardo.

Leonardo//thek@
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I numeri di Leonardo//thek@

La nuova piattaforma in numeri:

  • 6195 note critiche
  • 4.120 datazioni proposte
  • 9.494 forme di nomi
  • 2.194 indicazioni di tecniche di compilazione
  • 1.157 luoghi
  • 9.248 citazioni bibliografiche
  • 782 volumi in bibliografia (con accesso alla riproduzione digitale delle opere)
  • 9.830 relazioni tra le note critiche e i documenti
  • 15.557 voci di indice riferite a 20.980 documenti

Ideato e posto sotto la direzione scientifica di Paolo Galluzzi e affidato al prezioso e competente coordinamento generale di Andrea Bernardoni, Leonardo//thek@ è un progetto sviluppato dal Museo Galileo in collaborazione con la Commissione per l’Edizione Nazionale dei manoscritti e dei disegni di Leonardo da Vinci (Commissione Vinciana), la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.

Leonardo//thek@ è stata realizzata grazie al sostegno del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla nascita di Leonardo da Vinci e al determinante contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca, a valere sulle risorse del Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR), nell’ambito del progetto Scienza, storia, società in Italia. Da Leonardo a Galileo alle “case” dell’innovazione.

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