Sapete qual è la montagna più antica della Terra? Scopriamo tutti i dettagli al riguardo

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Il nostro pianeta non smette mai di stupirci, specialmente quando si tratta di paesaggi e eventi naturali. La Terra racchiude in sé misteri, leggende, meraviglie spesso ancora nascoste che noi essere umani dobbiamo scoprire. Oggi vogliamo parlarvi della montagna più antica che si trova nella parte settentrionale del Sud America e sul triplo confine tra Venezuela, Brasile e Guyana.

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La montagna più antica, dove si trova e cosa nasconde

Il nome esatto è monte Roraima e si trova all’interno del Parco Nazionale di Canaima, in Venezuela. Si tratta della montagna più antica della Terra e della cima più alta dei tepuis, un tipo di monte a forma di tavola molto caratteristico dell’altopiano della Guiana. Si trova a quasi 3000 metri sul livello del mare. Il paesaggio è caratterizzato da pianure che circondano il monte e da falesie alte dai 400 ai 1000 metri.

La parte più alta del Monte Roraima è all’estremità meridionale della scogliera precisamente a 2.810 metri. Un’altra parte a 2.772 metri di altitudine si trova tra i tre paesi a nord dell’altopiano e rappresenta il punto più alto della Guyana. Invece, la parte settentrionale è il punto di riferimento del confine tra tutti e tre i paesi, con un’altitudine di 2734 metri.

Il monte Roraima è composto da arenaria dell’Eone Proterozoico la cui origine risale tra 1,7 e 2 miliardi di anni fa ed è quindi una delle rocce più antiche della Terra. Esso racchiude un’elevata quantità di depositi di quarzo e circa il 98% sono particelle di silice che vanno a formare cristalli bianchi o rosa lunghi diversi centimetri. 

Tutte le rocce hanno una base di granito e gneiss e all’origine erano ricoperte da strati di argilla mesozoica, conglomerato e dioriti, successivamente sono state esposte dall’erosione e dall’orogenesi. Si parla degli ultimi 180 milioni di anni quando importanti precipitazioni hanno scolpito le rocce in varie forme. Il terreno è acido, povero di nutrienti e le precipitazioni frequenti impediscono la nascita di vegetazione.

FOTO: SHUTTERSTOCK