Junior Cally, la musica può aspettare: «Lo sport mi ha salvato, felice di fare l’imprenditore»

Quello di Junior Cally è stato un percorso artistico accidentato, di certo non banale, che si è avviluppato inevitabilmente a momenti di vita per nulla piacevoli. Dalla maschera che indossava allo svelamento, e poi al ragazzo che incontriamo oggi, su un campo di padel. L’acqua che è passata è stata spesso torbida ma Antonio Signore (questo il suo vero nome) ha allenato braccia e gambe per nuotarci dentro. E riemergerne in piena forma.

“Questa è una nuova vita per me, la mia seconda vita e la mia rinascita”, ci racconta all’inaugurazione del bistrot di chef Borghese al Padel Palace Milano, di cui è mente e socio. “Questo posto è metà cuore perché c’ho messo tanto impegno e tanto sudore. Ho voluto fortemente che prendesse vita e grazie a tutti i soci ce l’abbiamo fatta. Siamo aperti da più di un anno e va benissimo. Io, poi, sto in campo praticamente l’80% della mia giornata e seguo Padel Palace da quando è stato messo il primo mattone del primo campo fino all’ultimo mattone per il bistrot”.

Foto da Ufficio Stampa

“E sono veramente contento perché ho ritrovato la felicità, un’emozione – mi sento di dire – molto più forte di un successo musicale. So che sembrerà strano, però, per me è stato veramente importante arrivare fino a qui ad oggi. Spero che questo sia soltanto il primo centro sportivo di molti, perché questa nuova vita mi piace tantissimo e spero che sia più lunga che mai”, prosegue.

“Penso che, per durare, dobbiamo puntare proprio sui giovani e sugli amatori. Le iscrizioni ai corsi dei più piccoli – bambini di 6-7 anni fino ai 14 – stanno crescendo, e siamo diventati un centro riferimento per la FIP. Siamo molto contenti che i giovani stanno crescendo, è un dato fondamentale, perché crediamo che i giovani siano il cuore pulsante di questo sport

LEGGI ANCHE: — Max Giusti al Padel Palace: «Un progetto nato da un gruppo di amici»

Ma quando è nata la passione per il padel? “Dopo Sanremo 2020, il mio manager e socio mi portò per primo su un campo da padel. E gli dissi subito che vedevo delle potenzialità in questo sport che riusciva a far socializzare. Io stesso ho conosciuto tantissime nuove persone con cui ho lavorato e ho anche stretto amicizia, cosa non scontata. Più cresci, più è difficile trovare veri amici.

Foto da Ufficio Stampa

“Quindi, diciamo, la scintilla è arrivata da me ma senza i soci non sarebbe mai potuto accadere nulla – prosegue – E se oggi c’è Padel Palace è principalmente grazie a loro. Siamo un team unito, anche al di fuori del centro. Insieme stiamo veramente bene perché è un ambiente sano che, a oggi, non mi ha fatto male quanto la musica”.

Un capitolo, quello musicale, per ora in stand-by a vantaggio proprio del coinvolgimento di Junior Cally nella struttura milanese. “Posso dirlo fermamente: lo sport mi ha sempre salvato e il padel, in particolare, è arrivato nel momento giusto della mia vita. Con una maturità che mi ha fatto fare quel salto di qualità personale e lavorativo: fare l’imprenditore è sempre stato il mio sogno, da ben prima di fare il cantante. Diciamo che la musica è stato il veicolo giusto per arrivare fino a qui e sono molto contento che sia andata così”.

“Ho bei ricordi anche nella musica e la porta non è chiusa ma la faccio quando voglio e tornerò quando vorrò, non nel momento non me lo chiedono altri”, dichiara convinto Junior Cally. “Per fare musica devo stare bene e questo mi fa stare bene, quindi continuo così e quando vorrò fare musica vorrà dire che sarà arrivato il momento giusto di farla”.

Foto da Ufficio Stampa