Arriva la sentenza del giudice sul caso del pizzo sul set di Gomorra: condannato il location manager, sarebbero stati versati dei soldi per poter girare delle scene nella casa del boss

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Possiamo dire, banalmente, che la realtà è entrata a gamba tesa nella finzione: il location manager di Gomorra, la fortunata serie prodotta da Sky, Cattleya e Fandango, è stato ritenuto colpevole di favoreggiamento per aver pagato il pizzo ad un clan mafioso durante le riprese.

A questa conclusione è giunta il giudice di Torre Annunziata chiamata a decidere sul caso: il location manager avrebbe quindi versato una quota in denaro alla famiglia di un noto boss malavitoso per l’affitto della sua villa, che nel frattempo era stata sequestrata.

La villa sarebbe quella apparsa in Gomorra come la casa del boss don Pietro Savastano: il boss vero, in carcere, avrebbe lo stesso preteso un “pizzo” per autorizzare le riprese.

Assolto il responsabile della produzione, mentre il location manager, che si era autoaccusato chiamando in causa la produzione stessa, è stato condannato a sei mesi con pena sospesa.

Gomorra 4, anticipazioni: c’è una rinascita

Gomorra 3 si è conclusa con il colpo di scena che nessuno dei fan avrebbe mai voluto vedere: la morte di Ciro, per mano dell’amico fraterno Genny. C’è chi si ostina a voler intravedere la possibilità di un ritorno, ma al momento questo sembra del tutto fuori discussione.

Ma cosa succederà nella prossima stagione, sulla cui sceneggiatura Roberto Saviano è già al lavoro? Per ora le indiscrezioni parlano di una rinascita per Salvatore Conte, storico rivale dei Savastano dato per morto ma invece sopravvissuto e nascosto in Spagna. Conte sarebbe intenzionato a tornare a Napoli e a mettere in difficoltà il nemico di sempre, Genny Savastano.

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