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Il Messaggero

Viaggiare ci assicura la felicità, ecco il motivo

Dopo più di un anno in cui siamo stati costretti a restare nelle nostre case per via della pandemia, tornare a viaggiare sembra un miraggio. Forse viaggiare è ciò che, insieme agli abbracci, ci è mancato di più e il motivo è semplice: vedere posti nuovi ci regala una felicità più autentica e duratura che comprare l’ultimo modello di smartphone uscito sul mercato.

Viaggiare ci assicura la felicità, ecco il motivo

A provare che i soldi spesi per viaggiare ci rendono felici ci ha pensato la scienza: uno studio condotto da Thomas Gilovich e dal suo gruppo di ricercatori della Cornell University conferma che ci pesa di meno spendere denaro per acquistare un viaggio che per altre motivazioni.

Viaggiare ci assicura la felicità, ecco il motivo

Il trattato “A wonderful life: experiential consumption and the pursuit of happiness” porta l’autore a stabilire una correlazione tra acquisti e felicità, approfondendo il discorso sul valore di essa nel tempo e nell’intensità.

Il benessere emotivo e mentale che deriva da un’esperienza completa e unica come vedere un posto nuovo è più duraturo della felicità scaturita dal contornarsi di oggetti perché ci abituiamo molto prima alla loro presenza e soprattutto non ci coinvolge nel profondo.

Viaggiare ci assicura la felicità, ecco il motivo

Viaggiare, invece, ci porta ad ampliare la conoscenza del mondo fuori di noi e dentro, ad uscire dalla nostra comfort zone e a misurarci con le nostre paure e ad aprire la nostra mente all’altro.

Insomma, i risparmi bisogna utilizzarli per arricchire la nostra identità e il modo migliore per farlo è viaggiare, non c’è alcun dubbio a riguardo!