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Il Messaggero

Scaletta concerto James Blake al Teatro Romano di Ostia Antica

Assume Form – Life Round Here – Timeless – Mile High – I’ll Come Too – Barefoot in the Park – The Limit to Your Love (Feist cover) – Love Me in Whatever Way – Are You in Love? – Can’t Believe the Way We Flow – Loathe to Roam – Where’s the Catch? – Voyeur – Retrograde – Don’t Miss It

Bis:
The Wilhelm Scream – A Case of You (Joni Mitchell cover)

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake al Teatro Romano di Ostia Antica

James Blake è innamorato. La sua voce fluttuante si muove tra melodie più che mai sognanti e cariche di sentimento, e a questa sua unica data italiana del tour estivo di Assume Form per Rock In Roma 2019, il Teatro Romano di Ostia Antica regala un tocco di magia, la sensazione di essere sospesi nel tempo, tra un passato di capitelli e pini marittimi e un presente di glitch sonori: Timeless, come uno dei primi brani proposti dall’artista inglese, che definisce la venue “uno dei posti più belli dove abbia mai suonato”, nonostante le fastidiose zanzare che già a pochissimi istanti dall’inizio lo costringono a una breve pausa in cui si lascia avvolgere da nuvole di spray anti-insetto.

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake: tra melodie sognanti e cariche di sentimento

Il suo ultimo lavoro, Assume Form, ha toni più rilassati e positivi rispetto ai precedenti. E se ascoltando il disco tutto d’un fiato si nota una certa coerenza compositiva, lo stacco col passato è sicuramente più evidente dal vivo

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake a Ostia Antica

Brani ombrosi come The Wilhelm Scream condividono lo spazio del concerto con canzoni più leggere come I’ll Come Too.
È una leggerezza, però, che non significa mancanza di spessore, tutt’altro. La composizione e gli arrangiamenti rimangono di altissimo livello, e a rendere omogeneo il tutto c’è un fil rouge sonoro, con un gusto che Blake non ha mai tradito nel tempo, ma semplicemente affinato.

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L’amore agognato e infine trovato, ma non solo

L’amore agognato e infine trovato non è l’unico tema del concerto al Teatro Romano. Blake dice la sua sulla questione Brexit, proponendo un brano inedito, Loathe to Roam, che parla del “vivere su una piccola isola”, e del perché non vuole lasciare l’Europa.

crediti foto@Nunzio Tonnara

"Apritevi e cercate aiuto" l'invito di Blake a chi si trova in un momento di difficoltà

Altro motivo chiave nella metamorfosi della poetica di James Blake, è quello suggerito dal brano che chiude il concerto prima dell’encore, Don’t Miss It. Nel presentare la canzone al pubblico di Ostia Antica, Blake invita chi si trova in un momento difficile ad aprirsi e cercare aiuto. Il riferimento è ai traumi causati dalla depressione e dall’ansia, che lui è riuscito a superare grazie alla presenza della sua attuale compagna Jameela Jamil, di fatto la musa ispiratrice dell’intero album Assume Form. L’incitamento è a non perdere i momenti della propria vita abbandonandosi all’inquietudine interiore, ma invece trovare il coraggio di lasciarsi coinvolgere dal mondo esterno. È un tema che si può ritrovare anche nella title track Assume Form: “prenderò forma, lascerò l’etere”.

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake a Ostia Antica

Etereo tuttavia continua ad essere un aggettivo azzeccato per James Blake e la sua voce che sa essere al tempo stesso corposa e celestiale, anche quando incastonata in un pezzo dalle forti tinte dance come Voyeur, che con la sua lunga coda elettronica fa ballare tutto il pubblico del teatro.

crediti foto@Nunzio Tonnara

Blake trascina il pubblico di Ostia Antica

E’ facile lasciarsi trasportare dalle emozioni suscitate da questi brani; Blake sa essere intimista anche nei pezzi più ballabili. Eppure, è innegabile che il suo timbro sia suadente e sognante soprattutto quando accompagnato solo da un pianoforte (o poco altro).

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“Are you in love?”

È il caso, anche, delle due cover proposte: Limit To Your Love di Feist, presente nella carriera di Blake già dagli esordi, e A Case Of You di Joni Michell; il brano della immensa cantautrice folk canadese è il secondo dei due eseguiti nel bis, e la voce di Blake si arrampica e ridiscende la melodia con una naturalezza spiazzante, chiudendo il concerto su una nota romantica irresistibile, da standing ovation.

“Are you in love?”; James sì, senza ombra di dubbio.

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake a Ostia Antica

crediti foto@Nunzio Tonnara

James Blake a Ostia Antica

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James Blake a Ostia Antica

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