Giallo di Gradoli, si parla ancora di Ala
Se la nuova stagione di Storie Maledette è giunta ormai a una sua conclusione, la vicenda del giallo di Gradoli – trattato proprio nell’ultima puntata – sembra non avere fine ed è curioso che Ala Ceoban sia tornata a far parlare di sé poche ore dopo la messa in onda dell’episodio a lei dedicato.
Esposito a confronto con la Leosini
Di fronte alla Leosini non c’era tuttavia la bella moldava, già uscita di prigione, ma l’ex amante di lei Paolo Esposito, accusato di aver ucciso la moglie e sua figlia di appena 13 anni. Mentre Esposito si dichiara innocente (ma torchiato dalla Leosini confessa, alla fine, di sapere qualcosa ma di non voler parlare), Ala è stata infatti fermata a Tarquinia per il permesso di soggiorno scaduto. L’ordine perentorio delle autorità è quello che torni in Moldavia, in quanto persona non gradita in Italia.
Ala Ceoban, espulsione congelata
Trasferita a Roma, la Ceoban è stata poi ascoltata dal giudice di pace che ha tuttavia congelato l’espulsione, in seguito ad alcune dichiarazioni della moldava.
Le parole dei difensori
“La convalida del decreto di espulsione è stata una formalità – spiegano i difensori Enrico Valentini e Samuele De Santis, come riporta Tusciaweb.eu – un atto dovuto, perché eseguito secondo le modalità di legge. Sul merito, dobbiamo impugnare di fronte al giudice di pace di Viterbo. Ma il ricorso da solo non avrebbe bloccato l’immediato rimpatrio in Moldavia. A fare la differenza c’è dell’altro e cioè delle importanti novità emerse nel corso del faccia a faccia tra Ala Ceoban e il magistrato, durante il quale sono emersi filoni giudiziari talmente tanto vorticosi da indurre chi dovrebbe mandarla via a ulteriori accertamenti”.
