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Il Messaggero

Stefano Sani è tra i concorrenti di 'Ora o Mai più'

Non ha accettato subito Stefano la partecipazione alla trasmissione condotta da Amadeus. “Sono anni che non facevo un programma televisivo importante e avevo un po’ di timore ad affrontare un discorso del genere”. Ma quando ha capito che la musica sarebbe stata protagonista, che avrebbero cantato tanto e si sarebbero confrontati con i coach ha deciso di dire si.

"Marcella Bella e Orietta Berti sono gli unici cavalli di razza"

“Non sapevamo niente sull’abbinamento. Certo Sapevamo chi erano e in cuor mio speravo che mi toccasse una donna perché penso che il duetto più bello sia tra un uomo e una donna. Quindi speravo mi venisse assegnata una cantante vera che sapesse cantare e secondo me l’unico cavallo di razza che c’era nel gruppo, parlando delle donne, oltre a Orietta Berti (che stimo molto ma che ha un repertorio che non collima molto con i miei gusti) era Marcella Bella. Appena l’ho vista mi è sembrato di toccare il cielo con un dito. Perché si preannunciava un percorso musicale e umano estremamente piacevole e gratificante.”

Stefano Sani "Ero un pollo da spennare e su cui lucrare"

“Ho avuto molte persone che mi sono state accanto, ma con il senno del poi posso dirti che non lo hanno fatto nella maniera corretta. Ero un bel pollo da spennare e su cui lucrare molto. L’ho capito tardi; ho ingaggiato persone per lavorare con me che apparentemente sembravano interessate alla mia carriera e invece così non è stato. Alla fine degli anni 80 mi sono ritrovato solo. Quando ho visto che il telefono cominciava a suonare di meno, che il numero e la qualità dei concerti diminuiva mi sono chiesto ‘e adesso che faccio?’.

Stefano non si è perso d’animo e alla soglie dei trent’anni si è iscritto all’Università di Lettere con indirizzo spettacolo. I successi nello studio, come l’aver lavorato nell’azienda di famiglia, gli hanno restituito la fiducia in se stesso

Stefano Sani: quell'incontro con Zucchero e l'inizio del successo

Il sodalizio artistico con Zucchero durò circa 4 anni “Abbiamo fatto album insieme, concerti, condiviso camere d’albergo..eravamo molto amici, c’era un rapporto stretto. Andavo spesso a casa sua e lui veniva spesso da me. Ho tenuto in braccio Irene quando era piccola. Ricordo che amava molto la carne di cavallo e quando andavamo a Milano mi portava spesso a mangiare in un ristorante dove la facevano.” Poi Zucchero decise di concentrarsi sulla sua carriera e non produrre più nessuno. “Per qualche anno il nostro rapporto è rimasto cordiale, poi ci siamo separati. Con gli anni si cresce si cambia, e avrei voluto riallacciare il rapporto non tanto di collaborazione quanto quello umano: mi mancava. Ho provato a chiamarlo ma ci sono sempre stati dei filtri e non sono più riuscito a parlare nuovamente con lui.”