Galli definisce una balla quanto riferito dal collega, “perché non è in grado di saperlo”. Parole che mandano su tutte le furie il giornalista, che tra l’altro ha sperimentato sulla sua pelle la malattia.
Foto: Kikapress
(KIKA) - MILANO - Con una conferenza stampa il direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti ha dichiarato di preferire il carcere ai domiciliari: il giornalista deve scontare quattordici mesi di reclusione per omesso controllo su un articolo uscito sul quotidiano Libero che il compagno di Daniela Santanchè dirigeva alcuni anni fa. "Mi mandi oggi i carabinieri e mi portino in carcere", ha detto ai colleghi rivolgendosi al procuratore capo di Milano Bruti Liberati. Una provocazione che ha a che fare con un pensiero molto chiaro: lo Stato deve avere il coraggio di andare fino in fondo nell'eseguire la condanna promessa, ovvero la pena del carcere per un reato di diffamazione. Il direttore ha tenuto la conferenza stampa insieme al collega Nicola Porro, al quale ha pubblicamente affidato la gestione del quotidiano in sua assenza.
Galli definisce una balla quanto riferito dal collega, “perché non è in grado di saperlo”. Parole che mandano su tutte le furie il giornalista, che tra l’altro ha sperimentato sulla sua pelle la malattia.
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