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Il Messaggero

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Uscito nelle sale cinematografiche nel 2003, ancora oggi Alla ricerca di Nemo è un film d’animazione che il pubblico di ogni età rivede con piacere ed è per questo che Rai 2 lo ripropone lunedì 23 dicembre in prima serata. Vincitore di un Premio Oscar nel 2004, la pellicola Disney Pixar continua a far sorridere ed emozionare. La trama è nota, ma sapete tutte le curiosità e i retroscena di Alla ricerca di Nemo? Eccovene una simpatica lista.

Foto: DisneyPixar

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Non tutti credevano nel successo del film. Invece, Alla ricerca di Nemo si rivelò un’impresa ben riuscita a dispetto di quanto si aspettava lo stesso Michael Eisner, l’allora Ceo della Disney. La pellicola non solo ebbe fortuna al botteghino, ma dopo l’uscita nelle sale, tutti volevano in casa un pesce pagliaccio proprio come il simpatico protagonista del film.

 

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Per evitare la caccia al pesciolino, la Disney mise in campo anche una intensa campagna di sensibilizzazione per salvaguardare la specie. Approfittando della situazione, scesero in campo anche i movimenti animalisti che protestarono con veemenza per chiedere la liberazione dei pesci rinchiusi negli acquari.

Dopo il successo del film, la casa di produzione fu accusata di plagio da uno scrittore francese che un anno prima aveva scritto un libro che raccontava una storia simile. La vicenda giudiziaria però si risolse a favore della Disney.

Foto: Kikapress

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Sono diversi i richiami alla realtà in Alla ricerca di Nemo. A partire proprio dalla trama che si ispira in parte al rapporto padre-figlio del regista Andrew Stanton, papà particolarmente iperprotettivo. Quando accompagnava il suo piccolino al parco, temeva sempre che potesse fasi male. Inoltre, nella scena del porto, si intravedono delle barche ormeggiate: una di quelle imbarcazioni si chiama Aeolus III, come quella che aveva il padre del regista.

Anche la crew fa capolino nel film: avete presente le teste Tiki? Ecco i disegnatori si sono ispirati a Peter Sohn, Nelson Bohol e all’art director Ricky Nierva.

Foto: Kikapress

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Il film ha dei legami con un altro capolavoro dell’animazione della Pixar, Monster and Co. Intanto, la tecnica di animazione utilizzata per animare gli anemoni di Alla Ricerca di Nemo è la stessa utilizzata nella precedente pellicola. Molto più semplice per i disegnatori, invece, è stato realizzare la famosa barriera corallina, sviluppata semplicemente in verticale per gli elementi alti, in orizzontale per gli elementi piatti e tondeggianti per i massi.

Il software utilizzato per animare il banco di pesci a cui si rivolgono Dory e Marlin per avere indicazioni si chiama invece Pisces.

Ritornando a Monsters and Co.: avete presente la bambina pestifera che appare dal dentista e che dà fastidio ai poveri pesci? Porta il nome di Darla come Darla Anderson, la produttrice di quel film.

Foto: Kikapress

Stasera in tv, ‘Alla ricerca di Nemo’ su Raidue: 15 cose che forse non sapete

Le curiosità su Alla ricerca di Nemo non finiscono qui. Nel film appaiono diverse tartarughe: i loro gusci sono stati disegnati per ricordare lo stile delle maglie hawaiane.

E che dire dei gabbiani? Quello che sentiamo quando appare lo stormo non è il loro verso ma la pronuncia del termine ‘Mio’ in ben quindici lingue.

Il pesce Gill, che Nemo incontro nell’acquario dal dentista, in principio, era stato pensato come un personaggio cattivo, mentre il bambino seduto in sala d’attesa – non tutti l’hanno notato – sta leggendo il fumetto di Mr Incredible.

Foto: DisneyPixar