Quantcast
Il Messaggero

Shutter Island

E’ uno dei film più celebri di Martin Scorsese ed è anche quello andato meglio al botteghino: Shutter Island, film del 2010 con [Leonardo Di Caprio e Mark Ruffalo, racconta una storia ad alta tensione e dal finale controverso, tratta dal romanzo di Dennis Lahane L’isola della paura.

Shutter Island

Il film racconta la storia di due agenti dell’FBI, Edward “Teddy” Daniels e la sua spalla Chuck Aule, giunti a Shutter Island per indagare sulla scomparsa di una donna da un manicomio criminale, l’Ashecliff Hospital. La trama è concitata e complessa e mescola diversi elementi: c’è un faro misterioso sull’isola, dove i dottori del manicomio svolgerebbero esperimenti su esseri umani, si parla di controllo mentale e guerra fredda e il protagonista, l’agente Daniels, sembra annaspare fra i misteri attuali e quelli del suo passato.

Shutter Island

Si arriva comunque impreparati al finale a sorpresa, che capovolge tutto: Daniels, interpretato dall’ottimo Di Caprio, è in realtà a sua volta un paziente del manicomio e la sua “spalla” è il medico che lo segue da anni. E’ lui ad aver ucciso sua moglie dopo che questa aveva annegato i figli e per sopravvivere al dolore e alla propria colpa è sempre lui ad aver creato una realtà alternativa dove è un eroe positivo, un agente dell’FBI.

Shutter Island

La frase che da anni fa discutere gli spettatori è quella che Daniels rivolge al dottor Sheehan (Chuck), chiedendogli se è meglio vivere da mostri o morire da persone per bene: queste parole lasciano il dubbio sullo stato mentale di Daniels, che alla fine verrà lobotomizzato.

Shutter Island

Il protagonista è veramente ed irrimediabilmente impazzito o finge di esserlo perchè preferisce la lobotomia e quindi dimenticare quello che ha fatto? La risposta non è scritta da nessuna parte: ad ogni spettatore la libertà di farsi la sua idea!