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Il Messaggero

Codacons contro Salvo Sottile: "la Rai lo licenzi"

Il Codacons si scaglia contro Salvo Sottile, conduttore di “Mi manda Raitre”, chiedendo all’azienda il suo licenziamento: secondo l’associazione dei consumatori il giornalista li avrebbe diffamati con diversi interventi social e per questo è stata sporta anche una denuncia nei suoi confronti.

La raccolta fondi dei Ferragnez e di Sottile nell'occhio del ciclone

La storia inizia a marzo, quando diversi personaggi famosi, fra cui Fedez e Salvo Sottile, lanciano delle campagne di raccolta fondi per aiutare gli ospedali italiani a reggere l’onda d’urto del Coronavirus, che stava facendo migliaia di vittime al giorno e intasava drammaticamente le terapie intensive.

La piattaforma scelta per queste raccolte è GoFundMe, molto usata per le campagne di beneficenza in tutto il mondo: sui metodi di questa piattaforma è molto critico il Codacons, che parlò di “commissioni ingannevoli” ai danni dei donatori.

Il Codacons conto GoFundMe e i suoi utilizzatori

L’attacco scattò anche contro chi stava utilizzando GoFundMe per le proprie raccolte, quindi Fedez e Chiara Ferragni (che con la loro iniziativa hanno raccolto 4 milioni e mezzo circa di euro, destinati all’ospedale San Raffaele di Milano che ha potuto così triplicare i suoi posti di terapia intensiva), ma anche Salvo Sottile, che si stava molto spendendo in quei giorni sui social per informare correttamente il pubblico e per raccogliere fondi destinati alle terapie intensive.

Salvo Sottile replica così

Il Codacons afferma dunque che Salvo Sottile avrebbe denigrato più volte l’opera del Codacons, soprattutto in riferimento all’attacco a GoFundMe, e che per questioni di antipatia personale non li inviterebbe mai nel programma che conduce, “Mi manda Raitre”.

Questa la replica di Salvo Sottile, affidata ad AdnKronos: “Non c’ è assolutamente, da parte mia, nessuna antipatia personale nei confronti di Rienzi. ‘Mi manda Rai 3 è un fiore all’ occhiello del servizio pubblico, è al servizio di tutti e rispetta tutte le associazioni dei consumatori. Risponde solo alle disposizione della rete e della struttura che lo guida. Io sono solo il conduttore, per il resto c’ è un team di autori che coordina gli interventi delle varie associazioni, non ho il potere di inibire la presenza di nessuno”

Anche il virologo Burioni nel mirino del Codacons: quel post a favore di Fedez e Ferragni al centro delle polemiche

Il Codacons ha fatto sapere inoltre di aver querelato anche il  il sottosegretario al Ministero dell’Interno Carlo Sibilia, che ringraziò pubblicamente Fedez per la segnalazione di uno strano banner sul sito Codacons che chiedeva donazioni per il Coronavirus (che venne poi prontamente modificato per essere reso meno ambiguo) e il virologo Burioni, reo quest’ultimo di aver pubblicato un tweet a favore di Fedez e Chiara Ferragni.