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Il Messaggero

Tor Pignattara: come mai si chiama così?

Tor Pignattara si trova nel Municipio V di Roma, circondato dalle zone Verano, Quadraro e Tuscolano. Questa zona popolare di Roma – ricordata anche da Pasolini in Ragazzi di vita e fra le protagoniste della Resistenza a Roma – oggi è un quartiere con una forte impronta multietnica e che – come altri quartieri di Roma Est (primo fra tutti il Pigneto) – fa i conti con il fenomeno della gentrificazione.

Perchè questo quartiere si chiama così? Il suo nome così particolare che risale all’epoca imperiale: ecco la sua storia.

Tor Pignattara: storia del nome di questo antico quartiere

Alla fine dell’epoca repubblicana questa zona era disseminata di ville, acquedotti, sepolcri e non solo. Trovandosi fuori dal centro della città, Tor Pignattara aveva un campus martius e numerosi castra – accampamenti militari dedicati all’addestramento delle reclute. In età imperiale, invece, era nota come “Ad duas Lauros” per via di due grandi alberi di alloro che si trovavano all’ingresso di una delle residenze imperiali.

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Il mausoleo voluto da Costantino a Tor Pignattara

Fra 326 e il 330 d.C. per ordine dell’Imperatore Costantino fu costruito in quell’area un mausoleo della madre, Elena. All’interno era posto un meraviglioso sarcofago in porfido rosso che oggi è conservato nei Musei Vaticani.

Le pignatte dentro al Mausoleo a Tor Pignattara

Il mausoleo è sulla Via Casilina, nell’area archeologica in cui si trovano anche le catacombe di Marcellino e Pietro un’antica chiesetta interrata. Per non appesantire la struttura ed evitare un possibile crollo, nel calcestruzzo del tamburo superiore del mausoleo furono aggiunte delle anfore – in dialetto, pignatte. Dunque il nome Tor Pignattara fa riferimento proprio al mausoleo e alla sua speciale architettura.