Pochi sanno che diversi ospedali storici di Roma — tra cui il San Giovanni, il Fatebenefratelli sull’Isola Tiberina e l’antico San Michele — condividono un tratto misterioso: un sistema sotterraneo di passaggi e cunicoli che in passato collegava aree sanitarie, conventuali e idriche. Questi percorsi, oggi in parte murati, servivano a trasportare malati, viveri e acqua, e in certi casi si intrecciavano con acquedotti romani preesistenti. Un reticolo nascosto che unisce, ancora oggi, i luoghi della cura con quelli della memoria.
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