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Il Messaggero

Roma, perché si chiama Grande Raccordo Anulare e non tangenziale? Il significato nascosto di GRA

Lo percorrono ogni anno 62milioni di veicoli, vale a dire circa 170mila al giorno, finisce spesso agli onori della cronaca per le lunghe file che puntualmente si formano e purtroppo per i frequenti incidenti: parliamo del Grande Raccordo Anulare, ma sapete perché si chiama GRA?

Roma, perché si chiama Grande Raccordo Anulare e non tangenziale? Il significato nascosto di GRA

Facile, direte voi: GRA è l’acronimo dell’anello lungo 68 km che circonda la capitale e che è stato il ‘sacro’ protagonista del documentario del 2013 diretto da Gianfranco Rosi che si è guadagnato persino il Leone d’Oro a Venezia.

Invece dietro le tre lettere che i romani ben conoscono si nasconde un significato del tutto diverso.

Roma, perché si chiama Grande Raccordo Anulare e non tangenziale? Il significato nascosto di GRA

Ebbene Gra è il cognome di Eugenio, l’ingegnere che per primo ha progettato l’enorme arteria che mette in collegamento Roma e la provincia negli anni ’50. Il GRA, quindi, è l’unica autostrada che porta il nome del suo ideatore e può considerarsi un omaggio un po’ come succedeva con le strade principali dell’Antica Roma che prendevano il nome dal console che ne chiedeva la costruzione

Roma, perché si chiama Grande Raccordo Anulare e non tangenziale? Il significato nascosto di GRA

È un eponimo ufficioso, poiché la legge vieta di dare alle strade nomi di persone ancora vive oppure che siano decedute da meno di dieci anni.

All’epoca l’ingegnere era vivo e vegeto, così per la massiccia opera da lui compiuta, venne studiato ad hoc l’acronimo Grande Raccordo Anulare per mantenere il legame con colui che ne avviò la costruzione subito dopo la II Guerra Mondiale. Il signor Eugenio Gra nacque nel 1886, aveva 9 fratelli e morì all’età di 87 anni, non prima di ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto del ministro dei Lavori pubblici Giuseppe Romita e poi diventare direttore generale dell’Ana