Il sindaco del borgo austriaco, Alexander Scheuz, quando seppe di questa clonazione fece presente all’UNESCO il suo disappunto. Ipotizzò addirittura che per portare a compimento questa impresa, alcune ‘spie’ si fossero infiltrate tra le migliaia di turisti che ogni anno arrivano nel piccolo borgo.
Fatto sta, che da 10 anni la Hallstatt cinese è realtà, ma il borgo più bello continua ad essere l’originale austriaco.
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