Nel 2011 Olivier Nakache e Éric Toledano diregavano un film che emozionò milioni di persone: Quasi Amici. Un successo internazionale interpretato da Francois Cluzet e Omar Sy ed ispirato alla vera storia di Philippe Pozzo di Borgo (ricco aristocratico francese tetraplegico) e Yasmin Abdel Sellou (Driss) aiutante domestico.

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Dopo il grande successo del film e dopo essere tornato alla ribalta con il remake americano del 2017 interpretato da Brian Cranston e Kevin Hart, viene da chiedersi: che fine hanno fatto i protagonisti reali che hanno ispirato la storia?

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All’epoca dei fatti, racconti al cinema quasi 20 anni dopo l’effettivo avvenimento, e anche in due libri di grande successo (“Il diavolo custode” e “Mi hai cambiato la vita”) i nostri protagonisti avevano 43 e 21 anni. Driss ha lavorato con Philippe fino al 2005 quando entrambi hanno trovato o ritrovato l’amore. Ha raccontarlo è stato lo stesso Abdel in un’intervista all’Avvenire.it.

“Passavamo molto tempo in Marocco, perché Philippe ha bisogno di temperature miti, e proprio lì entrambi abbiamo conosciuto le nostre compagne: la mia Amal, che mi ha dato tre figli, e la sua Khadija, con la quale ha adottato due bimbe. Ci frequentiamo e ci telefoniamo spesso, siamo legati per la vita.”

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Oggi Philippe, ex direttore dell’azienda di champagne Pommery e successivamente manager di Moët and Chandon, ha 70 anni e vive con la moglie Khadija in Marocco. L’amico Abdel (oggi 48 enne) vive in Algeria con la famiglia ed è diventato un piccolo imprenditore: ha un piccolo allevamento di polli.

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Nonostante il grande successo il film non è esente da errori.

Come ad esempio il colore della m&m’s che cambia. Quando i due protagonisti sono al museo per acquistare un quadro, Philippe chiede una m&m’s a Driss. Nell’inquadratura in cui vediamo Driss prendere l’m&m’s questa è verde, ma in quella in cui gliela porge in bocca, è gialla.

Nella scena in cui Driss taglia la barba a Philippe prima la schiuma da barba è sulla guancia sinistra, poi sparisce, poi riappare una macchia sulla guancia destra e infine torna ad essere u quela sinistra come nella prima inquadratura.

Ci sono altri piccoli errori, come la Maserati Quattroporte che cambia modello, o quella in coda al semaforo prima dell’inseguimento con la polizia che in un primo momento è un BMW serie 1 e poi diventa una Ford Fiesta.

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