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Il Messaggero

Primo maggio 2021: tutto quello che c'è da sapere sulla festa dei lavoratori

Ogni anno, nel giorno del 1 maggio, si celebra la Festa dei Lavoratori. Una giornata importantissima, della quale però non tutti conoscono le origini. E voi? Vi siete mai chiesti cosa si festeggia di preciso? E cosa si mangia tradizionalmente? E, se siete a Roma, cosa si può fare per il 1 maggio 2021, anche in zona gialla?

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foto: Shutterstock

1 maggio 2021: cosa si festeggia e come nasce la Festa dei Lavoratori

Andiamo con ordine. La Festa dei Lavoratori nasce a Parigi in una data precisa: il 20 luglio del 1889. Si tratta di un’idea lanciata dal congresso della Seconda Internazionale, durante le stesse riunioni nelle quali si stabilì che bisognasse lottare a tutti i costi per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre la giornata lavorativa a otto ore.

In ogni caso, la data del 1 maggio fu scelta per celebrare i lavoratori e ricordare quando, nel 1886, una manifestazione operaia a Chicago venne repressa nel sangue, con tanto di impiccagione di otto operai anarchici. La protesta era durata tre giorni e si concluse con una vera e propria battaglia tra manifestanti e polizia, per un totale di 11 morti.

In Italia, la festa del 1 maggio cominciò ad essere festeggiata nel 1891 da ambienti vicini all’area socialista, senza però mai essere davvero istituzionalizzata. Nei primi anni del Novecento, il 1 maggio si caratterizza anche per la rivendicazione di altre cause, quali il suffragio universale, la lotta contro il colonialismo e contro la partecipazione dell’Italia alla guerra mondiale.

Il fascismo, nel 1923, si pose del tutto contro il Primo Maggio per via delle origini socialiste delle celebrazioni, proibendo ogni festeggiamento in quella giornata e anticipando la festa dei lavoratori al 21 aprile, giorno del Natale di Roma. Dopo la caduta del fascismo, la Festa del Lavoro venne di nuovo spostata alla sua storica data del 1 maggio e, dal 1947, divenne ufficialmente festa nazionale.

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Il 1 Maggio nell’Antica Roma: Laralia e Maiae

Anche nell’Antica Roma il 1 maggio aveva un certo significato, seppure del tutto diverso e scollegato dalla festa dei lavoratori.

Il Primo maggio corrispondeva infatti alle Laralia, ovvero delle festività in onore dei Lari, le divinità familiari che rappresentavano gli spiriti protettori degli antenati defunti. Le Laralia venivano celebrate con piccole cappelle rustiche erette ai crocicchi delle vie, dove i contadini svolgevano alcuni riti sacrificali.

Inoltre, il giorno del Primo maggio era dedicato alla dea della fecondità e del risveglio della natura in primavera Maia e alla sua festa (Maiae). Secondo la tradizione, ogni 1 maggio i sacerdoti del Dio Vulcano, offrivano in sacrificio a Maia una scrofa gravida, in modo che anche la terra fosse gravida di frutti.

foto: Kikapress

1 maggio, cosa si Mangia: la tradizione romana

Nella tradizione romana 1 maggio oggi vuol dire soprattutto una cosa: fave e pecorino! Si tratta di un abbinamento che da sempre accompagna il cosiddetto maggetto” romano, ovvero la tradizionale gita fuori porta che si usa fare nel giorno della festa dei lavoratori.

L’abbinamento non può assolutamente mancare sulle tavole romane, in quanto riesce ad unire la freschezza della fave, legume primaverile per eccellenza, alla dolce sapidità del pecorino ‘con la lacrima’, quello poco stagionato e quindi ancora molto aromatico.

Le fave, ricordiamoci, devono essere freschissime. E per capire se lo sono davvero esiste un trucco: se provate a spezzare un baccello in due, il suono prodotto deve essere quello di uno schiocco. Per il resto, sgusciatele solo al momento dell’effettiva consumazione. Oltre ad essere un bel rito, permetterà che non perdano la loro tenerezza.

Quanto al pecorino, invece, alimento per eccellenza dei legionari prima di una battaglia, soltanto scegliendone uno non troppo piccante potremo godere al meglio di questa tradizione romana. Pronti a scagliare il formaggio e a sgranare le fave?

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1 Maggio 2021: cosa fare a Roma

Per il 1 maggio 2021, saremo in zona gialla. Pertanto, se la ‘gita fuori porta‘ sarà possibile soltanto con gli opportuni accorgimenti, dovremo rinunciare ancora al ‘concertone organizzato da CGIL, CISL e UIL in Piazza San Giovanni. Tuttavia, per quest’anno, l’evento si terrà comunque. Non a San Giovanni ma all’Auditorium ‘Parco della Musica’.

Lo show sarà purtroppo ancora senza pubblico, quindi solo un evento da guardare in diretta tv e streaming, dato che sarà trasmesso su Rai Tre sabato 1 maggio dalle ore 16.30 alle ore 19.00 e poi dalle ore 20.00 alle ore 24.00.

Ospite d’onore sarà ancora una volta Noel Gallagher. L’ex Oasis, dopo l’esibizione del 2019, tornerà ad esibirsi nella maratona musicale romana

foto: Kikapress