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Il Messaggero

Porta a porta, Simona Ventura e il dramma del figlio: 'La paura per mio figlio mi ha cambiato la vita'

È stato drammatico il racconto di cui si è resa protagonista a Porta a Porta Simona Ventura sul figlio Niccolò e l’aggressione subita all’uscita di una discoteca milanese nel luglio scorso

Foto@Kikapress

La tragica aggressione fuori dall'Old Fashion

Il primogenito della conduttrice e di Stefano Bettarini è stato accerchiato e accoltellato per difendere un amico – ha spiegato SuperSimo – tuttavia il motivo preciso non è ancora emerso.

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'Sei il figlio di Bettarini, allora ti ammazziamo'

“Sei il figlio di Bettarini, allora ti ammazziamo”, queste le parole che Simona Ventura ha ripetuto davanti a Bruno Vespa parlando di vigliaccheria latente: “Un tempo c’erano le risse, ma oggi c’è una vigliaccheria latente. Quindici contro uno, dieci contro uno, è un mondo che un po’ mi spaventa”.

 

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La chiamata che le ha cambiato la vita

La conduttrice ha poi ripercorso con dovizia di particolari il momento esatto in cui ha ricevuto la chiamata nel cuore della notte: “Quella telefonata ha svoltato anche la mia vita. Sono morta e rinata in dieci secondi” ha confessato a Porta a Porta Simona Ventura.

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Ecco come sono andate le cose

“Ero in Calabria per lavoro. Tengo sempre il telefono acceso. Il mio più grande incubo, come quello di ogni mamma, è ricevere una telefonata nel cuore della notte. Ho ricevuto questa telefonata alle 05:30 del mattino, stavo andando all’aeroporto.

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'mi si è gelato il sangue'

Dall’altra parte – ha fatto sapere ancora – c’era un’amica di Niccolò, una ragazza meravigliosa che l’ha difeso, che piangeva. Mi si è gelato il sangue”.

La presentatrice si è detta miracolata e da quel giorno vive con grande intensità insieme alla sua famiglia anche le piccole cose.

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