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Il Messaggero

Pippo Baudo, 60 anni di carriera, il Grande Vecchio della tv italiana

Pippo Baudo è fra le voci più autorevoli in Italia quando si parla di tv: a lui tutto è concesso, anche se si tratta di critiche e stroncature. Dopo 60 anni di carriera televisiva è decisamente un diritto guadagnato sul campo.

In questi giorni Baudo, che ha appena compiuto 84 anni (ed è stato festeggiato da un “buon compleanno” in prima serata, anche se in replica) si è divertito a fare il direttore di rete, organizzando il palinsesto giornaliero di Rai Storia: ha parlato di questa esperienza in una intervista al “Corriere della sera”, dove però non ha perso l’occasione per qualche frecciatina, alla Rai ma non solo.

Baudo: "La televisione in questi giorni è inguardabile"

Alla domanda “La tv di oggi come le sembra”, Pippo Baudo stronca il palinsesto estivo senza farsi pregare: “Anche se sono stati molto gentili a replicare due volte la mia festa di compleanno, la televisione in questi giorni è inguardabile, tutto già visto, solo repliche. E il virus c’entra fino a un certo punto, la tv estiva è sempre stata così ed è una cosa che ho sempre rimproverato alla Rai. Mentre è giustificato che la tv commerciale da maggio abbassi un po’ la quantità dell’offerta visto che è gratis, la Rai non può: il telespettatore paga il canone per tutto l’anno, non per 9 mesi

Pippo Baudo, una tv estiva fatta di repliche

Una critica che, guardando la programmazione estiva Rai, non sembra certo immotivata: giugno e luglio verranno scanditi dalle repliche delle serie più amate dal pubblico, da “Che Dio ci aiuti” a “Non dirlo al mio capo”, passando per “Il giovane Montalbano” e “Nero a metà”. L’unica innovazione, lo show di Carlo Conti “Top 10“, andato in onda domenica 14 giugno per la prima volta.

Baudo: "Cattelan? Oggetto misterioso per me"

Gli strali di Baudo raggiungono anche il lato conduttori: parlando del fatto che in tv imperversano sempre gli stessi conduttori over 50, Pippo afferma che “non c’è ricambio ai soliti noti” e quando gli si fa il nome di Alessandro Cattelan, il conduttore giovane più interessante degli ultimi anni, non ha grandi parole di elogio per lui.

Lui (Cattelan, n.d.r) è un oggetto misterioso per me. È un ragazzo colto, che parla benissimo inglese, però gli manca qualcosa. Forse dovrebbe avere il coraggio di fare il salto in Rai”