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Il Messaggero

Stefano Massini premiato a Roma

Piazza Pulita monologo Massini: integrale

Vorrei parlarvi stasera dell’inutilità.

Quando ero un ragazzo, avrò avuto 25 anni, facevo l’assistente in un teatro lirico. Un giorno un violinista si sentì male e davanti gli occhi di tutti lo rianimarono. Lo spettacolo fu molto toccante e forte e dietro le mie spalle qualcuno disse ‘certo che questo medici che lavoro che fanno, ridanno la vita’. Il medico si girò gli sorride e dice ‘noi e voi noi e voi non siamo così diversi. Il punto è che ogni fase storica comporta una contrapposizione, che ci portiamo dietro: proletario-capitalista, normale-diverso, occidentale-orientale.

 

Laura Pausini #iorestoacasa

Piazza Pulita monologo Massini

oggi, il virus sta probabilmente cambiando anche questo e noi abbiamo un’altra contrapposizione: utili e inutili, gli esseri umani necessari e quelli superflui. Abbiamo tantissimi dati sui morti ma vediamo rassicurati sui morti vecchi, come se questo dovesse consolarci, come se i vecchi non fossero utili e quindi sacrificabili. In Francia oggi hanno proposto di testare il vaccino in Africa, perché tanto quelle popolazioni sono inutili.La mia presenza qui è totalmente inutile, perché basta aprire il giornale per rendersi conto che bisogna parlare di ripartenza delle industrie. Solo dopo molto tempo potranno ricominciare le attività di cultura. È normale che mettere 500 persone insieme che cantano è compatibile solo con un alto livello di sicurezza, ma il punto non è che io chieda che vengano riaperti, ma è irritante che l’arte sia considerata una cavolata marginale che anche se non ricomincia chissenefrega perché l’importante è che ricomincino le cose utili.

 

Laura Pausini e Tiziano Ferro concerto streaming per il coronavirus

Dice Massini in monologo a Piazza Pulita

Dietro ogni cantante, attore, artista, scrittore, ci sono centinaia di migliaia di persone che per rendere possibile il nostro lavoro fanno tanto. Anche loro sono inutili?
Si dà il caso che il paese sia chiuso in casa: gli inutili cantanti, inutili scrittori e inutili film hanno fatto sì che questa carcerazione fosse più sostenibile, quindi evidente non siamo così inutili. Non siamo un paese comune, siamo l’Italia, un paese che ha nel suo dna la funzione di faro di bellezza. Sarebbe bello sentire qualcuno che dicesse che è fondamentale riaprire i teatri, i cinema, perché senza siamo orfani.
Huxley diceva: “ogni essere umano ha una sua letteratura e sono i suoi ricordi”. I capitoli più importanti delle vite di molti di noi coincidono con quel film, quel concerto, quello spettacolo. L’arte non è una scemenza, è parte radicale della nostra sete di bellezza: se dobbiamo ripartire, ripartiamo con un occhio alla bellezza.

Stefano Massini con Michele Placido

Il coronavirus, l’emergenza e la chiusura totale imposta – giustamente – da medici e scienziati sta mettendo in ginocchio molti settori dell’economia italiana e mondiale. Se si stima un crollo di oltre il 50% delle attività, ci sono fasce di professionisti che più di altre hanno subito le conseguenze del lockdown totale: per esempio l’intero settore dello spettacolo dal vivo, concerti e teatro, ma anche il cinema.

Ne ha parlato ieri in un intenso monologo su La7 a Piazza Pulita Stefano Massini, scrittore, sceneggiatore, drammaturgo e consulente artistico del Piccolo Teatro di Milano.

Jovanotti in concerto

Piazza Pulita il monologo di Massini ha toccato e coinvolto emotivamente molti voti noti dello spettacolo, insieme alle decine di centinaia di migliaia di professionisti coinvolti, i famosi “lavoratori dello spettacolo” che operano dietro le quinte: dagli uffici stampa, ai fonici, tecnici luci, sicurezza, booking e molti altri.

Se nel giro di poche ore all’appello di Massini hanno aderito Jovanotti, Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Carlo Verdone, Emma, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Tommaso Paradiso, Pierfrancesco Favino, Fiorella Mannoia, Gianna Nannini, Silvio Orlando, Tosca, Paola Turci, Luca Barbarossa, Sabrina Ferilli, Anna Foglietta, Giorgio Panariello, Marco D’Amore, Ambra Angiolini, una delle prime voci che dal coro si è alzata a sostegno dello scrittore è stata quella di Laura Pausini, che subito ha postato il monologo sul suo twitter ufficiale.