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Il Messaggero

Piazza Navona, la curiosa leggenda sulla piazza tanto amata dai romani

Quante leggende nasconde Roma e quante in particolare si celano dietro Piazza Navona, la fontana dei quattro fiumi o la chiesa di Sant’Agnese in Agone? Piazza Navona è senza alcun dubbio uno dei luoghi preferiti dai romani e dai turisti per il sapore tipicamente barocco che si assapora in ogni dove e per l’alone di mistero che aleggia ancora su quella che una volta (all’epoca di Domiziano) veniva usata non per le battaglie navali ma come stadio di atletica.

Foto@Kikapress

Piazza Navona, la curiosa leggenda sulla piazza tanto amata dai romani

Fino all’anno 1000 si ha notizia della presenza dello stadio, poi dal 1400 Piazza Navona è “invasa” dallo storico mercato rionale e dalla seconda metà del 1500 fiorì come la conosciamo oggi grazie al volere di Papa Gregorio XIII e Innocenzo X.

Curiosi i retroscena su una delle fontane più famose al mondo, la cosiddetta Fontana dei Quattro Fiumi, ideata da Gian Lorenzo Bernini e costruita tra il 1648 e il 1651 su commissione del Pontefice Innocenzo X Pamphili.

Foto@Kikapress

Piazza Navona, la curiosa leggenda sulla piazza tanto amata dai romani

La fontana raffigura i fiumi allora conosciuti: il Gange, il Nilo, il Danubio e il Rio della Plata, tutte in marmo bianco e tutte con una loro piccolo segreto da custodire. In particolare il Nilo ha la testa velata perché le sue sorgenti in epoca barocca risultavano ancora sconosciute anche se leggenda vuole che Bernini avesse lanciato un segnale al rivale Borromini per aver progettato la chiesa prospiciente alla fontana dedicata a Sant’Agnese.

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Piazza Navona, la curiosa leggenda sulla piazza tanto amata dai romani

Se ci facciamo caso, è strano vedere anche il braccio alzato sulla testa del Rio della Plata, come a palesare un certo timore che la chiesa gli crollasse addosso. È bene sapere, però, che queste dicerie non hanno alcun fondamento storico considerato che l’edificio religioso in questione fu iniziata dal Borromini non prima del 1652, dunque un anno dopo il termine dei lavori della celeberrima fontana.

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