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Il Messaggero

Il benvenuto degli assistenti di volo non è semplice cortesia

Quando si sale su un aereo siamo sempre accolti dal personale di bordo che da il benvenuto e una volta raggiunto il nostro posto, gli assistenti di volo continuano ad andare in su e in giù sempre sorridendo ma sempre molto guardinghi.

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Dietro al benvenuto la ricerca ABP = Able Body Person

Se state pensando che il loro salutarci sia semplicemente una forma di cortesia ed educazione, state sbagliando. Lo rivela Kat Kamalani, assistente di volo che su Tik Tok ha pubblicato un video in cui svela un piccolo mistero. Dare il benvenuto non è solo educazione ma anche un’occasione per cercare quelli che loro chiamano ABP = Able Body Person. Guardando i passeggeri dalla testa ai piedi, sono in grado di leggere segni rivelatori per capire se quella persona può essere di aiuto in caso un emergenza bordo, spiega Kamalani nel video.

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Chi sono le persone abili che cercano

La sicurezza dei passeggeri è il loro primo pensiero e sapere se possono contare su alcuni di loro è fondamentale. Ma chi sono le persone ‘abili’? Personale militare, dottori, infermiere, poliziotti, vigili del fuoco… Ma come fanno a capire ad esempio che sono in presenza di un dottore solo guardandolo’ chiede un utente; Kamalani questo non lo ha rivelato, ma ha raccontato che spesso dopo il loro ‘Welcome on board’ è proprio il passeggero a qualificarsi.

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Alla ricerca di segnali sul traffico umano

“Buon giorno, io sono un dottore sono al 34 A se servisse” il che è molto apprezzato dagli assistenti che in questo modo possono andare ‘a colpo sicuro’.

Non solo: il personale di bordo è addestrato anche capire se c’è la possibilità di traffico di esseri umani. Lo ha rivelato Mark Matousek di Insider. Stando a quanto riferito dal Dipartimento di Stato, tra il 2012 e il 2018 negli Stati Uniti sono state identificate 460.000 vittime di tratta di esseri umani.

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