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Il Messaggero

Pasqua a Roma: la colazione

Da secoli però, la Pasqua è legata anche alle tradizioni culinarie, che soprattutto nella capitale, trovano la loro peculiarità nella famosa “colazione” pasquale alla romana.

Gli abitanti della città eterna usano iniziare la giornata con un vero e proprio pasto tradizionalmente composto da ingredienti inconsueti per l’appuntamento con la tavola di prima mattina.

Sulla tavola imbandita per la prima colazione del giorno di Pasqua a Roma, infatti, non troverete brioche e cappuccino, bensì uova soda, coratella, torte salate, colomba, l’immancabile cioccolata, la pizza pasquale e – spesso – una bella frittata di carciofi.

La Pizza Sbattuta

In molte famiglie si porta in tavola anche la pizza sbattuta romana.
La pizza sbattuta di Pasqua è una ricetta tipica romana, è una sorta di pan di spagna molto morbido, molto giallo per via delle uova. Soffice e dolcissima, nella capitale è una vera istituzione della festa e può essere gustata sia con le portate salate che con il cioccolato delle uova appena aperte. La sua particolarità è di essere molta alta e farla così alta va sbattuta per tanto tempo e a mano, e da qui il nome. La ricetta non contiene lievito, neanche naturale, e per questo per fare in modo che monti va lavorata tanto, ma alla fine la fatica viene ripagata.

Un pasto “impegnativo” per cominciare la giornata (con “Brodetto, ova, salame, zuppa ingresa, carciofoli, granelli e ’r rimanente, tutto a la grolia de la Santa Chiesa” come scrisse nel 1835 Gioacchino Belli), ma che rispecchia l’antica tradizione cristiana di festeggiare la fine del digiuno pre-Pasquale con ogni genere di ben di Dio.

Pasqua a Roma: il pranzo

Per chi fosse sopravvissuto alla colazione da campioni, nella tradizionale Pasqua a Roma, scatta poi il momento del pranzo con primi, torte salate, asparagi e l’insostituibile agnello (che a Roma si declina rigorosamente in “abbacchio”).

Simbolo della resurrezione, a fine pasto, ecco poi arrivare in ogni tavola l’uovo di Pasqua, ricco di sorprese e portatore di rinascita per una giornata da vivere all’insegna della gioia.. perchè, sempre come scrisse il Belli: “Cristo è risusscitato: alegramente! In sta ggiornata nun z’abbadi a spesa e nun ze penzi a gguai un accidente”.