Agli inizi del 2000 ha avuto inizio il restauro conservativo dell’immobile. E così rimane intatto lo studio, completo del ritratto di Alberto Sordi, quello di Corcos, lo scrittoio, svariate foto della carriera di Albertone e altri oggetti personali.
(KIKA) - ROMA - L'eredità di Alberto Sordi è stata sequestrata dai magistrati romani. La novantacinquenne Aurelia Sordi, sorella dell'attore romano scomparso dieci anni fa e unica ereditiera dell'impero economico del fratello, sarebbe infatti vittima di circonvenzione di incapace. Gli accertamenti, affidati al pubblico ministero Eugenio Altamonte, sono partiti nei giorni scorsi sulla base di esposti presentati dai direttori di due istituti di credito. A far partire l'inchiesta, la presentazione della procura generale che avrebbe autorizzato Arturo Artadi, storico autista di Sordi, a usare i soldi destinati alle spese vive utili per le piccole commissioni per la sorella dell'attore, impossibilitata per motivi di salute a badare a se stessa. Il documento sarebbe stato firmato da Aurelia, la sorella di Alberto, e sottoscritto dal notaio di famiglia Gabriele Sciumbata.
Agli inizi del 2000 ha avuto inizio il restauro conservativo dell’immobile. E così rimane intatto lo studio, completo del ritratto di Alberto Sordi, quello di Corcos, lo scrittoio, svariate foto della carriera di Albertone e altri oggetti personali.