Elena torna dunque ancora una volta a raccontare i pericoli della rete, girando l’Italia e incontrando le vittime di questi crimini.
“Ho imparato tanto da tutti questi casi. – prosegue – Ho imparato che i ragazzi, i giovani sono sempre un passo avanti a noi. Quando noi scopriamo una realtà virtuale, un social network, loro sono già andati oltre e ne hanno scoperto un’altro che noi non conosciamo. Sanno usare la rete meglio di noi…però forse ho imparato che siamo tutti potenziali vittime e carnefici. Ho capito che spesso non pensiamo mai attentamente a quello che stiamo facendo. Tutti facciamo foto, le riceviamo, e magari le inoltriamo agli amici… Quello che forse non sapete è che diffondere le foto è un reato.”