Nel 1917, l’architetto Vincenzo Fasolo porta il progetto a un livello successivo, introducendo un tocco di stile Liberty che ancora oggi caratterizza il complesso. Le linee si fanno morbide, le torrette si arricchiscono di dettagli e i materiali impiegati si moltiplicano: legni pregiati, maioliche policrome, vetri colorati e marmi intarsiati. La scelta di utilizzare lastre di lavagna grigia per i tetti, in contrasto con le tegole in cotto smaltato, crea un effetto visivo unico che distingue la Casina dalle altre residenze romane. Ogni elemento è curato nei minimi particolari, restituendo un’armonia architettonica che affascina ancora oggi.
Foto: Alessia Malorgio