Mi sono sentito in torto, il commento di Salvini

“È un ragazzo italiano che suo malgrado è stato eletto a simbolo dell’integrazione, ma lui non si deve integrare, è nato a Milano. Lo hanno messo al centro di una storia che non gli appartiene”.

“Che questo ragazzo, per il quale mi sono sentito in torto tanto da chiamarlo sia stato usato dalla sinistra, ci sta” ha aggiunto il vice-premier prima di puntare il dito contro la giuria d’onore.