(KIKA) – Sono passati 15 anni da quel 31 agosto 1997 in cui Lady Diana morì in un incidente automobilistico sotto il ponte de l'Alma, a Parigi. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei figli William e Henry e dei sudditi britannici, per i quali era la People's Princess, la principessa del popolo, come la definì l'allora premier Tony Blair. Appartenente alla più antica nobiltà britannica, Diana Spencer entrò giovanissima a far parte della famiglia reale sposando il principe Carlo. Sembrava una favola, ma si rivelò presto un incubo: i continui tradimenti del marito con l'amante di sempre, Camilla Parker-Bowles, e l'ostilità della famiglia reale la trasformarono nella “principessa triste”. Solo l'amore dei suoi figli e l'impegno nel sociale, a favore dei bambini e contro le mine antiuomo, riuscivano a renderla felice e soddisfatta di sé. Malsopportava l'invadenza di giornalisti e fotografi nella sua vita privata e forse fu per sfuggire alla loro insistenza che quella sera cercò di dileguarsi nel tunnel parigino, incontrando la morte. Incidente? Complotto? Le tante ipotesi sulla scomparsa di questa donna hanno lasciato spazio a una sola certezza: dei bambini sono rimasti senza mamma, dei sudditi senza la loro principessa, che hanno pianto durante i funerali in mondovisione, e che hanno continuato a cercare per tutti questi anni. E chissà se, sapendo che nel cuore dei suoi sudditi l’amore per lei è rimasto intatto, la principessa sarebbe meno triste?