(KIKA) - MILANO - Un anno fa, il 29 novembre 2010, Mario Monicelli si uccideva lanciandosi dal quinto piano del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma. Il regista aveva novantacinque anni ed era ricoverato da due giorni per un tumore alla prostata. Il corpo di Monicelli e' stato trovato dagli addetti sanitari a terra, disteso nei viali vicino alle aiuole, a pochi metri dal pronto soccorso. Anche suo padre Tommaso, noto scrittore e giornalista, si era tolto la vita nel 1946. Quattro volte candidato all'Oscar, nasce il 16 maggio 1915 a Roma, nel 1934, Monicelli gira il suo primo esperimento cinematografico, il cortometraggio Cuore rivelatore, ispirato all'omonima opera di Edgar Allan Poe. Il film che consente al regista di svoltare e' I soliti ignoti, del 1958, il quale segna l'avvio verso la cosiddetta 'commedia all'italiana'. L'anno dopo e' la volta de La grande guerra, che vince un Leone d'oro ad ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini e ottiene una nomination all'Oscar al miglior film straniero. Nel 1963 Monicelli e' autore del film I compagni, con cui otterra' la seconda nomination agli Academy Awards, quello alla migliore sceneggiatura originale. I soliti ignoti, La grande guerra e I compagni sono tra i capolavori del regista viareggino.