Originario dell’Asia, arrivò a Mantova 1921 per opera di Maria Pellegreffi, studentessa di scienze naturali. Il suo intento era quello di coltivarli per ottenere una farina dai loro rizomi; ma mentre la pratica della farina non ha riscosso successo, la coltivazione dei fiori di loto si è ben radicata nella città tanto da diventare uno dei simboli della città.
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