Mogol ha raccontato molto di Battisti, sul suo carattere (“un matematico, andava in profondità (…) io estroverso, lui riservato, non parlava mai di sé”), ma anche sul peso che ebbero i suoi consigli sulla carriera del grande cantautore: Battisti infatti inizialmente non voleva cantare ma solo scrivere, pensava di essere tagliato solo per fare l’autore. Mogol lo spinse a provare e si rivelò una scelta vincente.
C’è Mogol anche dietro il mitico viaggio a cavallo, nel giugno del ’70, da Milano a Roma: quello stesso anno uuscì il brano “Emozioni”, seguito da altri come “Il mio canto libero”, “Una donna per amico”, “Ancora tu”, “Sì, viaggiare” ed altre, entrate a far parte della storia della musica italiana.