Ora che l’Italia ha legiferato sulla questione matrimoni e che finalmente gli sposi possono coronare il loro sogno d’amore, si potrebbe direttamente abbinare il giorno del fatidico sì con il viaggio di nozze e festeggiare con il cosiddetto ‘destination wedding’, magari a Jaipur, in India.

Perché così lontano? È presto detto: Jaipur, nella regione del Rajasthan, è anche conosciuta come la ‘città rosa’, colore simbolo di ospitalità e accoglienza che circa 130 anni fa impressionò l’allora Re Alberto nel viaggio diplomatico durato 12 settimane.

Il concetto di accoglienza si declina anche nella possibilità da parte degli sposi di usufruire – dietro un corrispettivo in denaro molto abbordabile – di location da sogno e molto speciali per il servizio fotografico delle nozze.

Per rilanciare il turismo, il Governo del Rajasthan Gehlot apre infatti i monumenti storici di Jaipur per i servizi fotografici nuziali. L’industria del turismo, che impiega quasi il 15% delle persone nello stato, è stata paralizzata dalla pandemia di Covid. Ma secondo il nuovo schema del Dipartimento di Archeologia e Musei, questa iniziativa porterà nuovo slancio al settore

Numerosi i monumenti storici, i musei e i siti che possono fare da sfondo alle foto prima e dopo il matrimonio.

La meta sicuramente più ambita è il famoso Hawa Mahal meglio conosciuto come il Palazzo dei Venti, ma le persone possono anche prenotare l’Amber Palace, Albert Hall, l’osservatorio Jantar Mantar, Nahargarh, Vidhyadhar Ka Bagh, Sisodia Rani Ka Bagh e Isarlat per il servizio.

Il prezzo per accedere in modo esclusivo e privato è contenuto: si tratta di 55 eur ogni due ore per le riprese in orari di ufficio e circa 170 per gli orari extra. Prima del Covid era comunque possibile avere foto ricordo in queste esclusive location di Jaipur, ma ora il governo ha istituzionalizzato la questione garantendo l’accesso senza avere intorno turisti che faranno accidentalmente photo-bombing!