Chi l’ha conosciuta e l’ha amata, non si dà pace. Colleghi e amici non riescono a capacitarsi di quanto stesse male Alessandra Appiano. Un dolore così forte da spingerla al suicidio.
Dopo la sua morte, tutti provano a cercare risposte, mentre il cuore è lacerato dalla sofferenza e dal senso di colpa per non aver saputo, forse, cogliere quei segnali che la giornalista scomparsa inviava a chi le stava intorno.
Come quell’ultimo scambio di tweet con l’amica e collega Monica Leofreddi, che le aveva scritto: “Segui il ritmo della natura: il suo segreto è la pazienza“.
Alessandra aveva risposto: “Grazie del suggerimento…io di pazienza ne devo avere tanta in questo periodo tosto…”
Un periodo tosto, diceva l’Appiano. Forse troppo per una persona che ha saputo nascondere la sua fragilità agli occhi degli altri. Caduta in depressione e incapace di risollevarsi.
E proprio la depressione è una delle cause principali che portano al suicidio. ma bisogna riconoscerne i sintomi, spesso subdoli, e curarla. Altrimenti non ci si riprende più.