“Moretti non le ha parlato per trent’anni, per cosa avevate litigato?”, chiede Gomez. “È una tale stupidaggine che non vale la pena citarla”, minimizza l’ex direttore di ‘Lotta Continua’. “Voglio moltissimo bene a Nanni, ma lui non a me”, si rammarica Mughini. Gomez gli ricorda un aneddoto ai più sconosciuto: “Ho letto di una sua fissazione sul numero massimo consentito di amici a tavola. Una volta, più di trent’anni fa, Moretti arriva col fratello Franco e lei fa entrare solo Nanni e sbatte la porta in faccia a Franco”. “No, Paolo Flores d’Arcais era stato invitato”, precisa Mughini: “Citofona e dice che c’è anche Franco, amico carissimo. Io dico: ‘Paolo ho solo sei posti’. Forse è la cosa di cui mi vergogno di più in vita mia”, ammette Mughini. Tra lui e il regista c’è un legame antico: “Con la famiglia Moretti ero in rapporti di affetto, ma lui ha un carattere difficile. Siccome abitiamo vicini, non tanto tempo fa l’ho visto e gli dico: ‘Nanni finiamola, vieni a cena da me una sera’. Mai più sentito”. Gomez ricorda anche il Moretti politico: “Quando diceva ‘con questa classe dirigente non vinceremo mai’, le piaceva?”. “No – taglia corto Mughini -, D’Alema non è forse una persona rispettabile? Penso che Renzi sia stato uno sciocco a rottamarlo”. “Perché Moretti non parla più di politica?”, chiede il conduttore. “Lui se l’immaginava come ce l’immaginavamo noi trent’anni fa – spiega Mughini -, che ci sono i buoni e i cattivi. La politica non è quella, la politica è tenere in piedi una baracca”.