Il nome di Rizzoli, di fatto, compariva negli elenchi della Loggia Propaganda Due rinvenuti a villa Wanda, una proprietà di Licio Gelli a Castiglion Fibocchi, nell’aretino. Un sequestro che scosse l’Italia intera. Tra i 962 iscritti c’erano i nomi dei personaggi più in vista dell’epoca, tra cui Angelo Rizzoli, l’allora direttore de Il Corriere della Sera Franco Di Bella e il direttore generale Bruno Tassan Din.