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Il Messaggero

Ilaria Alpi

Sono passati 24 anni dall’attentato di Mogadiscio che costò la vita alla giornalista italiana Ilaria Alpi e all’operatore Miran Hrovatin: in tutto questo tempo le indagini si sono arenate, dopo aver portato in carcere un uomo innocente (che sarà risarcito profumatamente dallo Stato) e la scorsa estate la Procura di Roma aveva presentato istanza di archiaviazione.

Ilaria Alpi

Ora però c’è una importante novità: sono state acquisite come prove dalla Procura alcune intercettazioni, risalenti al 2012 ma inviate solo ora da Firenze nell’ambito di un altro procedimento, fra due cittadini somali che hanno rivelato alcune cose sull’omicidio della Alpi.

Ilaria Alpi

Non si sa di cosa si tratti nello specifico, ma devono essere informazioni di un certo livello per convincere gli inquirenti a riaprire il caso: la discussione è rimandata all’8 giugno, quando anche i legali della famiglia Alpi avranno presentato la documentazione.

Ilaria Alpi

La mamma di Ilaria, che lotta da 24 anni per conoscere la verità sugli assassini della figlia, è soddisfatta ma “stanca”: “Prendo atto che la Procura di Roma ha prodotto una nuova documentazione su questa vicenda. Non voglio fare alcun commento, perché mi sono illusa troppe volte”, ha commentato amaramente con la stampa “Il giudice ha fissato una nuova udienza e noi faremo di tutto perché questa inchiesta non finisca in archivio. Da troppo tempo siamo in attesa di una verità che non arriva. Andiamo avanti insomma, anche se sono stanca”