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Il Messaggero

Francesco De Gregori: due tour nel 2019

Sarà un 2019 decisamente impegnativo per Francesco De Gregori. Il cantautore ha annunciato due tour: il primo, dal 28 febbraio al 27 marzo 2019, nella piccola sala del Teatro Garbatella di Roma di fronte ad un pubblico di 230 spettatori a sera, si chiamerà Off The Record; il secondo, in estate, si chiamerà De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live e vedrà De Gregori sul palco con un’orchestra di quaranta elementi, il quartetto degli Gnu Quartet (composto da Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello) e la band che accompagna De Gregori ormai da lungo tempo.

I due tour

l cantautore ha annunciato due tour: il primo, dal 28 febbraio al 27 marzo 2019, nella piccola sala del Teatro Garbatella di Roma di fronte ad un pubblico di 230 spettatori a sera, si chiamerà Off The Record; il secondo, in estate, si chiamerà De Gregori & Orchestra – Greatest Hits Live e vedrà De Gregori sul palco con un’orchestra di quaranta elementi, il quartetto degli Gnu Quartet (composto da Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello) e la band che accompagna De Gregori ormai da lungo tempo.

Il documentario Vero dal Vivo

Intanto l’1 dicembre, su Rai3 alle 21.40, andrà in onda il documentario Vero dal Vivo, realizzato dal filmmaker e fotografo Daniele Barraco. Il progetto mostra un De Gregori inedito, impegnato nel tour tra i club d’Europa e degli Stati Uniti, fino all’arrivo nei Real World Studios di Bath in Inghilterra.

Il rapporto tra musica e tv

“Mi piace molto il fatto che Barraco abbia fatto questa cosa con me senza minimamente pensare alla televisione. – dichiara ai nostri microfoni Francesco De Gregori – Trovo che il rapporto tra musica e tv sia sempre un po’ critico. Ho visto tanti concerti che sarebbero stati più belli se non ci fosse stata la tv a dettare i tempi, le luci, le scenografie. Però è un rapporto che va coltivato e questo potrebbe essere un modo. Noi lo abbiamo realizzato indipendentemente dalla tv e poi la tv lo ha acquisito. Potrebbe essere una traccia del futuro del rapporto tra musica e tv”.