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Il Messaggero

Scandalo dati su Facebook: come tutelarci?

Tempi duri per Facebook, il padre di tutti i social network: gli utenti, dopo lo scandalo Cambridge Analytica, hanno capito che i loro dati non sono più al sicuro e in molti stanno meditando di abbandonare la piattaforma.

Facebook

Per chi non vuole proprio fare a meno della bacheca virtuale di Mark Zuckemberg c’è però una soluzione temporanea: in attesa di nuove forme di protezione della privacy per gli utenti, tutelarsi più efficacemente centellinando le informazioni fornite al social network. Vediamo come (fonte Dagospia).

No alle carte di credito su Facebook

Non fornire il numero di telefono, dati della carta di credito o dettagli dei propri documenti (tipo foto del passaporto o della carta d’imbarco in pieno delirio vacanziero) dovrebbero essere consigli superflui.

Foto delle vacanze? No grazie

Secondo il sito web finanziario ‘This is Money’, i viaggiatori social che vengono svaligiati mentre sono in vacanza potrebbero vedere la loro richiesta negata dall’assicurazione se hanno pubblicato il loro programma delle vacanza sui loro account.

Social network, occhio alla data di nascita

Ci sono elementi più subdoli, apparentemente innocui, che potrebbero invece causare grandi danni: ad esempio, la propria data di nascita. Un hacker esperto potrebbe risalire al conto corrente bancario, soprattutto se fornite questo dato in accoppiata a nome ed indirizzo.

Facebook, cancellate gli amici

Un altro consiglio per vivere meglio, da tutti i punti di vista, il rapporto con i social è quello di cancellare la maggior parte degli amici virtuali su Facebook: come riporta Dago, il professore di psicologia di Oxford Robin Dunbar ha teorizzato che gli umani possono mantenere circa 150 relazioni stabili. Dopo aver esaminato 3.375 utenti di Facebook, Dunbar ha scoperto che solo il 4,1% degli amici su Facebook poteva considerarsi tale. Cosa ci fanno allora tutti questi estranei sulla nostra pagina?