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Il Messaggero

Claudio Baglioni

Pierdavide Carone e i Dear Jack non parteciperanno alla prossima edizione del Festival di Sanremo. Il direttore artistico della kermesse canora, Claudio Baglioni, ha escluso il brano presentato dal cantautore e dalla band divenuti famosi grazie al programma Amici di Maria De Filippi.

(foto @kikapress)

Pierdavide Carone

Un’esclusione che non è andata giù ai diretti interessati e Pierdavide, soprattutto, non l’ha presa proprio bene: ci teneva a portare sul palco dell’Ariston una canzone che affronta un tema delicato e scottante al tempo stesso.

(foto @kikapress)

Pierdavide Carone

Già, perché Caramelle – questo il titolo del brano – non parla d’amore o di amicizia ma affronta l’orrore della pedofilia. Un singolo, che forse, non è stato ritenuto adatto per il Festival ma che sta riscuotendo un discreto successo sul web dove l’inedita coppia di artisti ha deciso di pubblicarlo a seguito della messa al bando da Sanremo.

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Pierdavide Carone

Delusi dall’eliminazione, abbiamo deciso di farla uscire subito, senza programmare un lancio, nulla – ha spiegato Carone in una intervista al Corriere della Sera –  E nonostante fosse un brano assolutamente anti natalizio. Il nostro intento non è speculare su un dramma, ma denunciare un orrore, qualcosa che d’improvviso può sconvolgere la vita di chiunque”.

(foto @kikapress)

Pierdavide Carone

Carone è molto amareggiato e usa parole affatto tenere nei confronti del direttore artistico: “Sono molto deluso, in primis da Claudio Baglioni. Con il direttore artistico di Sanremo c’era un rapporto di stima, abbiamo anche duettato insieme. È un cantautore e mi sarei aspettato più empatia visto il tema del brano”.

(foto @kikapress)

Pierdavide Carone

Ma se quella stessa canzone fosse stata presentata da un cantante più famoso e con più esperienza? Forse, ammette Pierdavide, sarebbe andata diversamente: “È più facile dire di sì a un argomento scottante quando c’è il patrocinio di un gigante della musica. Se avessi portato Caramelle con una star della musica, l’avrebbero presa. So che era piaciuta, dunque il problema era in chi la presentava: è grave e anche un po’ razzista. Servono gli abiti giusti per fare i monaci?

(foto @kikapress)

I Dear Jack

Stessa delusione anche per Lorenzo Cantarini, cantante dei Dear Jack che ha dichiarato: “Avremmo dovuto presentare Caramelle in altri programmi. Forse non era adatta per certi orari? Per un certo tipo di pubblico? A riprova che la pedofilia è ancora un tabù. E’ una canzone diversa dalle altre: abbiamo deciso di vestire una responsabilità, raccontando una parte di umanità costretta a portarsi appresso dei pesi enormi. Quando l’ho cantata dal vivo, la gente era attentissima. Era importante rompere il tabù”.

(foto @kikapress)

Irama

E’ proprio un bel periodo per Irama: dopo Amici ha trovato l’amore con Giulia De Lellis, sta ottenendo un discreto successo con la sua musica e tra circa un mese parteciperà al Festival di Sanremo 2019.

Il giovane cantautore è stato ammesso alla competizione canora più importante in Italia e si esibirà sullo stesso palco dove giungeranno artisti del calibro di Giorgia, Nek e Loredana Bertè, solo per citarne alcuni.

Anche Ultimo, al secolo Niccolò Moriconi, tornerà sull’Ariston dopo aver vinto la sezione giovani l’anno scorso.

E proprio tra i due artisti – o meglio tra le loro fanbase – sembra essersi una certa competizione con chi difende l’ex allievo di Amici e chi sostiene l’interprete del Il ballo delle incertezze.

Una battaglia che sta andando in scena su Twitter e che non risparmia colpi con post di questo tenore:

Non cominciamo a mettere sullo stesso piano Irama e Ultimo che mi inca@@o, è come paragonare la paglia all’oro. Punto”.

Alla fine, a Sanremo, chi la spunterà?